I gatti di Botero restano a testimoniare la passione per i felini del grande artista scomparso

18/09/2023

Come gli artisti, i gatti hanno una dimensione tutta loro, un legame speciale unisce questi affascinanti felini a pittori, scrittori o musicisti. Personaggi come Jean Cocteau, Prévert, Charles Baudelaire, Ernest Hemingway fino a Pablo Picasso hanno avuto per i gatti un amore incondizionato.
Questi loro compagni, sinuosi e misteriosi, sono stati fonte di ispirazione, muse che hanno ispirato veri capolavori.
Baudelaire nella sua raccolta “Les fleurs du mal” (1821-1867), dedica al gatto una delle sue poesie più famose, facendo un parallelismo tra il felino e la donna amata. Nel mondo della pittura contemporanea anche Picasso è sensibile alla seduzione estetica del gatto che dipinge in più contesti.
Non poteva essere da meno Fernando Botero, l’artista colombiano da pochi giorni scomparso che ha dato vita al “Boterismo” un suo stile assolutamente personale popolato di uomini e animali  riproposti con la dilatazione dei volumi. Una morbida dilatazione dei volumi e dei contorni, mai marcati, donano un senso di leggerezza e fluidità. corrispondente alle proporzioni reali ed è invece maggiore.
Tra gli animali riproposti nelle sue opere pittoriche e di scultura, Botero ama in particolare i gatti.
Gatti quasi onirici ma sempre legati ad una vita domestica  come Lari protettivi della casa e della sua personificazione come nume protettore della donna con cui si lega con un rapporto indissolubile.
Non quindi da meravigliarsi se in  diverse opere  il gatto e la donna di Botero compaiano assieme.
Botero ha trasportato nella scultura il suo gusto per le figure voluminose regalandoci incredibili opere feline.
Il boterismo lo ritroviamo nell’opera  denominata Chubby Cat, gatto grasso, e nella più conosciuta come ” Il gatto”, è esposta a Singapore, con diverse copie di essa sparse  in molte parti del mondo anche in Italia, a Venezia.

Categorie: Animali e Cultura, Gatti