assistite con animali “Amici a 4 zampe”, finanziato da Fondazione Forma che ha l’obiettivo di rendere più piacevole il ricovero dei bambini, lasciar loro un buon ricordo dell’ospedale dopo la dimissione e migliorarne la qualità di vita attraverso il gioco.
La Pet Therapy si suddivide principalmente in:
- AAA cioè interventi a scopo educativo, ricreativo/ludico;
- TAA ovvero iniziative a scopo terapeutico rivolte a pazienti con particolari situazioni cliniche.
Al Regina Margherita vengono svolte entrambe le attività con i cani.
Vengono offerti cicli di sessioni in piccoli gruppi, in presenza di una infermiera e un medico specializzando NPI, con la supervisione del neuropsichiatra infantile di riferimento. “Attraverso la relazione con il cane alcuni pazienti è come se si fossero ‘sbloccati'”, dicono dalla della Neuropsichiatria dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino (diretta dal professor Benedetto Vitiello).
Durante le prime sedute di Pet therapy alcuni bambini hanno fatto piccoli grandi passi come, ad esempio, una ragazzina di 11 anni che soffre di mutismo selettivo e un 15enne che soffre di un disturbo del comportamento alimentare. Questa attività è un valore aggiunto nel percorso di cura multidisciplinare dei ragazzi con disturbi d’ansia, dell’umore, ritiro sociale e disturbi del comportamento alimentare.
Un’altra novità a breve sarà la realizzazione di un orario di “visita dei parenti a 4 zampe” per i ragazzi ricoverati nel reparto di NPI, con lo scopo di consentire ai pazienti di stare un’ora con il proprio cane, in presenza dei genitori e di un operatore del reparto. Accudire un cane aiuta a prendersi cura di sé, del proprio corpo, recuperando una relazione più sana con se stessi, calma la rabbia e produce un sano effetto di benessere e relax.
Dopo lo stop dovuto alla pandemia Covid, il progetto di Forma “Amici a 4 zampe” è ripreso anche durante le terapie di dialisi (dirette dal dottor Bruno Gianoglio) e nei reparti di degenza. Sally, Spuma e Zedi varcano nuovamente le porte dell’ospedale Infantile per andare a trovare i piccoli pazienti. La Direzione sanitaria ed il Dipartimento di Patologia e Cura del bambino Regina Margherita (diretto dalla professoressa Franca Fagioli) hanno redatto un progetto che prevede percorsi dedicati per gli animali e specifiche norme igienico – sanitarie, in ottemperanza alle indicazioni regionali e nazionali.
Si tratta di un progetto di alta umanizzazione che mira non solo a rendere più piacevole il ricovero dei bambini e dei ragazzi, ma si pone anche obiettivi terapeutici in senso stretto tra gli operatori. Il ritorno degli amici a 4 zampe tra le corsie ha infatti creato una sensazione di benessere nell’utenza, ma anche negli operatori, per i quali la Direzione delle Professioni sanitarie ha pensato di attivare un progetto sperimentale innovativo: “Prendersi cura di chi cura”: la Pet therapy anche per gli operatori sanitari. Una novità assoluta. Il personale dell’ospedale è spesso coinvolto in situazioni assistenziali molto complesse e si è pensato di sperimentare le attività con gli animali attraverso un sostegno ai dipendenti che curano. Anche questo progetto è stato accolto con entusiasmo da Fondazione Forma, che da sempre sostiene la Pet therapy in ospedale.