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I cani piccoli? Prepotenti, irosi e tutti con la "sindrome di Napoleone",studio rivela che l'aggressività è proporzionale alla non altezza.

30/12/2013

I cani piccoli tendono a manifestare l’equivalente canino della ‘sindrome dell’uomo basso’, che li rende più aggressivi e inclini a ‘montare’ persone e oggetti. Indipendentemente dalla razza, più piccolo è il cane, più è probabile che abbia simili comportamenti, secondo uno studio dell’Università di Sydney, in Australia, che ha esaminato i contributi dei padroni di 8000 cani di 80 diverse razze.  “La nostra ricerca indica che certe caratteristiche fisiche nei cani sono associate regolarmente a certi tipi di comportamento”, scrive Paul McGreevey della facoltà di veterinaria dell’ateneo, sulla rivista PLoS One.
“Essenzialmente, più basso è il cane, meno controllabile è il suo comportamento secondo il suo padrone. Comportamenti indesiderabili come aggredire o montare, si verificano più spesso nei cani piccoli”, aggiunge.  La ricerca indica che sui 36 comportamenti indesiderabili sotto esame, 33 sono associati ad altezza, peso corporeo e forma del cranio. Se ad esempio diminuisce l’altezza, aumenta la probabilità di montare esseri umani o oggetti, di aggressione verso i padroni, di richiesta di cibo e di ricerca di attenzione.
E quando diminuisce il peso corporeo, aumentano l’eccitabilità e l’iperattività.  Un caso interessante, osserva McGreevey, e il rapporto fra larghezza e lunghezza del cranio. I cani con cranio lungo, come afgani e i levrieri, sembrano essere un prodotto di selezione per caratteristiche di caccia. poiché eccellono in tali indicatori.
In contrasto, i risultati confermano che i cani dal cranio corto, come il boxer e il carlino, essendo il risultato di generazioni di riproduzione selettiva, mantengono certe caratteristiche di cuccioli anche da adulti, mentre hanno perduto molte delle caratteristiche di cacciatori.  “Questi risultati interesseranno i proprietari di cani, gli allevatori, i veterinari e i biologi evoluzionistici”, scrive lo studioso. “Ci ricordano che i cani domestici sono un modello estremamente utile per esplorare le forze biologiche che producono diverse strutture animali e i relativi comportamenti”. (quotidiano.net)


Categorie: Curiosità