Nella notte del 3 ottobre, un massiccio attacco di droni russi si è concentrato contro un’azienda agricola nella comunità di Novovodolazka, nella regione di Kharkiv. A seguito di questa offensiva, sono scoppiati incendi in 8 porcili, per una superficie totale di 13.600 metri quadrati. Un dipendente dell’azienda è rimasto ferito e circa 13.000 maiali sono morti. Le foto diffuse dalle autorita’ mostrano sotto il tetto crollato della loro stalla i corpi carbonizzati dei maiali. I maiali erano distribuiti in otto edifici in totale e tutte le stalle sono state distrutte dall’incendio. Per eliminare le conseguenze del bombardamento sono stati impiegati 32 dipendenti e 9 unità di attrezzature SES, tra cui una squadra pirotecnica e un addetto al soccorso della comunità.

La terribile guerra non che ha colpito il popolo ucraino non ha certo risparmiato gli animali. Il massacro di questi maiali è solo l’ultimo scempio, precedenti attacchi russi hanno colpito stalle e zoo. Migliaia di animali dello zoo Mykolaiv di Kiev, il più grande di tutta l’Ucraina, rischiano anche loro la vita sotto le bombe russe, di cui quattro sono già cadute sul sito. Per loro, come denunciato dai responsabili dello zoo, non c’è alcuna possibilità di evacuazione trovandosi sulla linea di fronte della guerra con la Russia.
Gli animali non sono stati risparmiati dai tre anni e mezzo di guerra sul suolo ucraino. A settembre, sette cavalli sono stati uccisi nella regione di Kiev durante un attacco russo su larga scala che ha colpito un centro ippico. Anche gli zoo ucraini sono stati danneggiati da quando la Russia ha dichiarato guerra nel febbraio 2022. A giugno, un ariete e’ stato ucciso allo zoo di Odessa.
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