E’ cominciato oggi, presso il Tribunale a Brescia, il processo che vede imputati i vertici di Green Hill, l’allevamento di cani beagle chiuso nell’estate del 2012 su disposizione della Procura di Brescia. I cani presenti all’interno della struttura erano destinati alla sperimentazione scientifica. Rinviati a giudizio per maltrattamento e uccisione di animali, Bernard Gotti e Ghislane Rondot, co-gestori di Green Hill 2001 della Marshall Bioresources e della Marshall Farms Group, Roberto Bravi e Renzo Graziosi, rispettivamente direttore e veterinario dell’allevamento.
L’Ente Nazionale Protezione Animali è stato ammesso in qualità di parte civile. Lo rende noto l’Enpa in occasione della giornata di apertura del processo. «Il via libera alla costituzione di parte civile rappresenta un ulteriore tassello verso il definitivo accertamento delle responsabilità di quanti hanno svolto un ruolo in questa tristissima vicenda – commenta l’Enpa -. Se gli imputati dovessero essere riconosciuti colpevoli auspichiamo vengano condannati con pene esemplari. Ma la cosa ancora più importante è che con questo processo anche la giustizia inizia finalmente a mettere in discussione pratiche e metodi della sperimentazione animale.»
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