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Godiamoci il mare e le immersioni con maschera e boccaglio ma no a comportamenti che compromettono la fauna marina

07/08/2012

Bambini che inseguono i granchi tra gli scogli con le fiocine, sotto gli occhi di mamme adoranti; pensionati rilassati che pescano da riva pesciolini di pochi centimetri; turisti con attrezzi improvvisati che ripuliscono gli scogli da ricci e conchiglie; giovanotti con fucile subacqueo che infilzano polpi di pochi etti. Sono questi i consueti passatempi di moltissime persone che trascorrono le vacanze sulle spiagge savonesi e che, secondo quanto riferisce Protezione Animali di Savona, elimineranno in tutta la stagione non meno 12 milioni di esseri viventi, fondamentali per la biodiversità marina.
Nonostante la vigilanza della Guardia Costiera, questo è un malcostume diffuso, stigmatizzato non soltanto dall’Enpa ma da un crescente numero di turisti – soprattutto stranieri – che contattano la Protezione Animali per segnalare maltrattamenti di ogni genere.
In attesa che intervengano norme più severe a difesa della fauna marina costiera – da molti anni l’Enpa ne sollecita l’approvazione alle istituzioni – l’associazione sta distribuendo lungo le spiagge un manifesto multilingue che invita a rispettare l’ambiente marino. Invece di catturare e uccidere altri esseri viventi, la Protezione Animali suggerisce di munirsi di maschera e boccaglio per osservare gli “abitanti del mare”, come già accade in moltissime altre parti del mondo dove gli animali hanno imparato a non temere l’uomo e si lasciano avvicinare regalando ricordi indimenticabili.


Categorie: Animali e Cultura