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Giornata Internazionale delle Foreste: il consumo di suolo avanza al ritmo di 20 ettari al giorno. Serve un’inversione di rotta per proteggere i “polmoni verdi” d’Italia

22/03/2025

Nel 2024 l’Italia ha registrato l’anno più caldo di sempre, con un’anomalia termica di +1,35 °C rispetto alla media del trentennio 1991-2020 (dati raccolti da ISAC e CNR di Bologna – https://www.isac.cnr.it/climstor/climate_news.html). Il cambiamento climatico si fa sentire con forza, e la continua perdita di superfici naturali non fa che aggravare la situazione. In occasione della Giornata Internazionale delle Foreste, Enpa richiama21 marzo 2020 Giornata Internazionale delle Foreste - Alter Media l’attenzione sull’urgenza di fermare il consumo di suolo e investire nella riforestazione e nella tutela degli ecosistemi.
Secondo il rapporto ISPRA 2024, il consumo di suolo in Italia è avanzato al ritmo di 20 ettari al giorno nel 2023, per un totale di 72,5 km² di nuovo suolo artificiale in un solo anno — una superficie pari a tutti gli edifici di Torino, Bologna e Firenze messi insieme. Anche se il fenomeno mostra un lieve rallentamento rispetto al passato, il consumo di suolo resta comunque superiore alla media degli ultimi dieci anni (68,7 km² l’anno).
La perdita di servizi ecosistemici legata al consumo di suolo non è solo un problema ambientale, ma anche economico. La riduzione dell’“effetto spugna” — ossia la capacità del terreno di assorbire acqua e regolare il ciclo idrologico — ha generato nel 2023 un costo stimato di oltre 400 milioni di euro. A questo si aggiunge il danno causato dalla perdita di produzione agricola, dalla scomparsa degli habitat naturali e dalla riduzione della capacità di stoccaggio del carbonio.
Nel 2023 risultano cementificati complessivamente oltre 21.500 km² di territorio italiano, di cui l’88% su suolo fertile e produttivo. La cancellazione permanente di superfici naturali è aumentata di 26 km² rispetto al 2022, con un incremento costante nelle aree urbane e industriali. La logistica, trainata dall’espansione dell’e-commerce e della grande distribuzione, ha coperto oltre 500 ettari solo nell’ultimo anno, concentrandosi soprattutto in Emilia-Romagna, Piemonte e Veneto.Giornata Internazionale delle Foreste al Bioparco di Roma - Radiobau
Le foreste e gli spazi verdi urbani svolgono un ruolo cruciale nella mitigazione del cambiamento climatico. Gli alberi catturano e stoccano anidride carbonica (CO?), riducendo la concentrazione di gas serra in atmosfera. Nelle città, i “polmoni verdi” aiutano a contenere il fenomeno delle “isole di calore”, abbassando le temperature e migliorando la qualità dell’aria.
Nonostante il ruolo chiave degli ecosistemi forestali, la perdita di suolo continua anche nelle aree a rischio idrogeologico. Nel 2023 la superficie artificiale è avanzata di oltre 1.100 ettari nelle aree a pericolosità idraulica media e di 530 ettari nelle zone a rischio frana. Questo aumenta la vulnerabilità del territorio a frane, inondazioni e altri eventi meteorologici estremi.
Le foreste italiane, già sotto pressione a causa della perdita di suolo e del cambiamento climatico, subiscono anche un’aggressione diretta da parte delle attività umane. Non solo cancelliamo le foreste per far spazio a nuove infrastrutture, ma persino quelle poche rimaste vengono sfruttate per scopi ricreativi in modo invasivo e dannoso.
In molte aree protette, comprese quelle all’interno dei parchi naturali, si organizzano gare di moto, concerti, bivacchi e attività ricreative ad alto impatto. Queste attività disturbano gravemente la fauna selvatica e compromettono21 marzo, Giornata Internazionale delle Foreste | WWF Italia l’equilibrio ecologico delle foreste, già messe a dura prova dagli effetti del cambiamento climatico. Le foreste sono un scrigno di biodiversità, una risorsa insostituibile per la stabilità degli ecosistemi e per la sopravvivenza di molte specie animali.
«Non possiamo trattare le foreste come parchi giochi», sottolinea Enpa. «Dobbiamo restituire alla natura lo spazio che le spetta».
Le foreste devono essere tutelate non solo attraverso interventi di riforestazione e protezione del suolo, ma anche mediante restrizioni severe sulle attività impattanti. È necessario:
•    Vietare gare motoristiche e attività simili all’interno di aree naturali e siti protetti.
•    Limitare le attività di massa come concerti o eventi sportivi nei boschi e nei parchi.
•    Creare aree di protezione totale dove la natura possa rigenerarsi senza interferenze umane.
È necessario un cambio di rotta deciso e rapido. La recente Nature Restoration Law dell’Unione Europea prevede l’azzeramento della perdita netta di superfici naturali e di copertura arborea a partire dal 2024, ma l’Italia è ancora lontana dal raggiungere questi obiettivi.
Per questo, l’Ente Nazionale Protezione Animali chiede:
•    L’approvazione immediata di una legge contro il consumo di suolo, ferma da anni in Parlamento.
•    Un piano nazionale di riforestazione e ripristino degli ecosistemi, con obiettivi chiari e misurabili.
•    Incentivi per la tutela delle aree verdi urbane e la riconversione di aree dismesse in spazi naturali.
•    Divieti chiari e applicati per limitare le attività impattanti all’interno delle foreste e delle aree protette.
Ogni ettaro di foresta preservata è una garanzia di stabilità climatica e ambientale per le generazioni future. Senza interventi strutturali e politiche efficaci, il patrimonio forestale italiano continuerà a ridursi, con conseguenze devastanti per l’ambiente, la biodiversità e la sicurezza idrogeologica del territorio. È ora di fermare la corsa del cemento e restituire spazio alla natura.
«Le foreste non sono un’area ricreativa per l’uomo, ma un patrimonio vitale per tutti gli esseri viventi», conclude Enpa.


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