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Gatti salvati da un avvelenatore a Cantello (VA). Carabinieri fermano un uomo, rischia due anni di prigione

04/03/2024

Sono tanti, più di quanto si possa immaginare gli animali che vengono avvelenati sia nei parchi, nelle zone di passeggio o di sosta come le colonie feline: E’ quanto accaduto a Cantello in provincia di Varese dove grazie alle segnalazioni dei cittadini che hanno chiesto l’intervento delle forze dell’ordine e al loro tempestivo intervento è stato possibile evitare una strage.
Secondo quanto dichiarato dai Carabinieri del nucleo forestale di Varese intervenuti, qualcuno avrebbe mischiato veleno per topi nel cibo destinato ad alcuni  gatti soliti stazionare nei pressi della sua abitazione e di cui si sarebbe100.000 euro per le colonie feline del territorio dalla Regione Piemonte voluto liberare.
Il  nucleo Forestale dei Carabinieri intervenuto ha identificato e fermato un individuo sospettandolo del tentato avvelenamento dei gatti.
Sono migliaia i cani e gatti che muoiono per il cibo avvelenato. Un atto vigliacco di chi si sente autorizzato a “contribuire a combattere il fenomeno del randagismo” ma la vera spinta emotiva di simili gesti è il desiderio di sfogare proprie frustrazioni o insoddisfazioni, che viene indirizzato verso soggetti più deboli. Gli animali diventano quindi le vittime ideali, anche perché ci si immagina di poter restare facilmente impuniti.
Fortunatamente non sempre come nel caso dei gatti di Cantello. L’utilizzo di esche avvelenate per uccidere animali è severamente vietato e la trasgressione a questa normativa può comportare una serie di reati, inclusi maltrattamento e uccisione di animali, con pene che possono arrivare fino a 2 anni di reclusione.


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