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Gabbie autocatturanti a Scansano, “task force” a Fiuggi, per combattere il randagismo. Ignorata la sterilizzazione, la sola prevenzione per battere il randagismo

18/07/2013

Quattro gabbie autocatturanti per difendere gli allevamenti zootecnici sono state posizionate dal personale della Provincia in alcune aree del Comune di Scansano. Si tratta di un progetto sperimentale di lotta al randagismo per limitare la presenza sul territorio di cani vaganti che rappresenterebbero un’emergenza per gli allevamenti, e cercando allo stesso tempo di attuare azioni che garantiscano la tutela dei soggetti catturati.
La misura, attuata a livello sperimentale, prevede una prima fase di cattura degli animali attraverso le trappole e il successivo supporto finanziario per mantenere i canidi nel canile per i primi 6 mesi. Cosa ne sarà poi di questi animali?
Il Comune di Fiuggi, invece, avrebbe in mente di istituire una “task force”per affrontare il fenomeno randagismo. Per il commissario straordinario della Sezione Enpa di Fiuggi (Frosinone), Elena Zaglia, l’iniziativa del Comune, invece di risolvere il problema, potrebbe generare intolleranza nei confronti dei “trovatelli”. «Non vorrei che, come già accaduto in passato, si assistesse ad una escalation di avvelenamenti – prosegue Zaglia -. L’unico modo per battere il randagismo è la prevenzione.» Ed proprio su questo punto che, secondo l’Enpa di Fiuggi, l’amministrazione comunale ha lasciato a desiderare. «Più volte – aggiunge il commissario straordinario dell’Enpa – abbiamo chiesto di attivare le sterilizzazione, ma ad oggi poco o nulla è stato fatto. Così come, da parte dell’amministrazione comunale, non sono state promosse campagne di prevenzione degli abbandoni. Ricordo tra l’altro che la polizia locale ha il compito di controllare non solo la la raccolta delle deiezioni da parte dei proprietari di animali, ma la regolare microchippatura dei cani. Che nella maggior parte dei casi è assente.» Se l’iniziativa anti-randagismo dovesse consistere nel sistemare i “trovatelli” presso strutture di ricovero, l’Enpa di Fiuggi chiede di conoscere fin da ora quelle individuate, al fine di accertarne le condizioni, e di essere informata sul numero di animali che verranno trasferiti. 


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