Anche Furla e Versace, due nomi al top nel mondo della moda, hanno deciso di escludere le pellicce dalle loro collezioni. “Nel corso dell’ultimo anno Furla è cresciuta in maniera esponenziale a livello internazionale. La decisione di bandire progressivamente dalle collezioni l’uso della pelliccia animale – dichiara Alberto Camerlengo, CEO del Gruppo Furla – è un progetto che conferma l’interesse crescente del brand nei confronti dell’ambiente, con particolare attenzione al mondo animale, cui Furla è molto sensibile. La decisione, inoltre, risponde alla crescente ricerca di prodotti etici da parte di un consumatore sempre più consapevole e attento a queste tematiche”.
Con grande spontaneità Donatella Versace ha dichiarato: “Pelliccia? Ne sono fuori. Non voglio uccidere animali per fare moda” ha annunciato la Versace in un’intervista al magazine online dell’Economist “1843”. Se alle parole seguiranno i fatti, la maison della medusa si aggiungera’ alla sempre piu’ lunga lista di case di moda che hanno scelto di bandire le pellicce dalle loro collezioni. Il direttore dei programmi internazionali di PETA, Mimi Bekhechi, commenta: “PETA Stati Uniti ha organizzato interruzioni di sfilata, proteste e una campagna blitz del 2006 in un’epoca quando il nome di Versace era sinonimo di pelliccia, percio’ questa notizia e’ molto ben accolta. La realizzazione di Donatella che e’ sbagliato prendere a bastonate gli animali e ucciderli con scariche elettriche per la pelliccia e’ un punto critico per la campagna a favore della moda senza crudelta’, e la PETA non vede l’ora di vedere prossimamente un divieto dell’uso delle pelli da parte di Versace”.
Foto: Peta
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