Anche quest’anno, come già avvenuto nel 2011, gli abitanti di Beebe in Arkansas, al risveglio del primo giorno dell’anno, hanno trovato le strade e i tetti della loro cittadina invase da merli morti. Certo non un bel segno premonitore per il nuovo anno, ma soprattutto un mistero la morte dei volatili che non non presentano segni di ferite né tanto meno appaiono in stato di denutrizione.
Dagli esami effettuati sulle carcasse degli animali sarebbero emerse numerose emorragie interne come certificato dall’ Arkansas Livestock and Poultry Commission Veterinary Diagnostic Lab, uno stimato laboratorio di analisi veterinarie che già era stato interpellato l’anno scorso dopo il medesimo fenomeno.
Il ripetersi dell’evento straordinario durante la notte di Capodanno, confermerebbe quanto già gli esperti avevano sospettato l’anno scorso, cioè che i merli spaventati dai botti si levino in volo e in preda al terrore, perdano il senso dell’orientamento andando a sbattere contro edifici e veicoli.
Le autorità della cittadina statunitense avevano proibito l’uso di fuochi d’artificio, ritenuti all’origine della morte degli uccelli, ma il divieto non è stato seguito da tutti gli abitanti causando una nuova strage di merli dalle ali rosse.
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