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Fisco piu' pesante, Anmvi: aumentano le imposte sulle cure veterinarie

08/09/2011

Grave danno per la sanità pubblica veterinaria; aumentano le imposte sulle cure veterinarie
L’aumento dell’IVA si tradurrà in aumento di spesa per il SSN
Con la manovra bis, blindata dalla fiducia, il Governo scrive la peggiore pagina fiscale per la sanità animale e la sanità pubblica veterinaria del nostro Paese.
L’aumento generalizzato dell’Iva dal 20 al 21% peserà come aggravio fiscale sulle spese veterinarie e andrà indiscriminatamente a colpire le cure e la prevenzione, con il rischio di un abbassamento della salute degli animali da compagnia che vivono in milioni di famiglie italiane e della tutela della sanità pubblica. Preoccupante anche il rincaro dell’IVA sugli alimenti per animali e quello dell’aliquota ordinaria che si abbatterà sul costo dei farmaci.
Si vanificano così le norme e gli investimenti di questo Governo per prevenire e controllare il randagismo e la relativa spesa ingente che viene ogni anno sostenuta da Stato, Regioni e Comuni.
Si vanificano anche le azioni di prevenzione come la sterilizzazione chirurgica, di lotta alle malattie trasmissibili all’uomo, di controllo epidemiologico in sanità pubblica, di sostegno alla convivenza uomo-animale, alle adozioni nei canili, alla lotta all’abbandono.
A questo si aggiunga la riduzione della detraibilità delle spese veterinarie già stabilita con la manovra di luglio. Complessivamente un duro colpo per i proprietari di animali da compagnia, ma anche alla lotta all’evasione fiscale.

Ufficio Stampa ANMVI 


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