Come gli asini che nel nostro continente, abituati a percorrere ripetutamente gli stessi tratturi avanti e indietro, riescono poi a fare il percorso da soli, così anche gli abitudinari e ubbidirenti dromedari e cammelli africani, una volta imparata la strada, sono in grado di percorrerla fino a destinazione per poi tornare indietro anche senza una guida.
E’ questa la qualità su cui deve aver fatto affidamento il proprietario di un dromedario fermato dalla polizia mentre procedeva a passo lento e dondolante nel deserto tunisino a dieci chilometri circa da Tozeur. Gli agenti, riusciti a bloccare l’animale, hanno rinvenuto sulla sua groppa alcuni sacchi che una volta aperti hanno rivelato un carico di droga: 200 chilogrammi di zatla, come viene chiamata in Tunisia la cannabis indica prodotta in Algeria, che viene sbriciolata e fumata insieme al tabacco.
La polizia, dopo aver recuperato la droga, ha poi liberato il dromedario convinta che i trafficanti seguissero a distanza il loro “pusher” per recuperarlo sulla via del ritorno. Speravano, seguendo l’animale, di risalire ed arrestare l’intera banda. Il dromedario però si è rifiutato di collaborare e invece di tornare verso la frontiera algerina è rimasto dove stava a brucare con la massima noncuranza della vera erba. Troppo stupido o troppo furbo?
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