«Invitiamo ancora una volta tutte gli amministratori pubblici dell’Alto Adige, così come del Trentino, ad abbassare i toni e a non alimentare più le campagne allarmistiche contro gli orsi; campagne da cui è originata una vera psicosi collettiva. Sollecitiamo altresì quegli stessi amministratori pubblici a adottare le misure di prevenzione e a promuovere le iniziative di informazione – obbligatorie – che sono davvero in grado di favorire la convivenza con i grandi carnivori e che spesso sono state colpevolmente disattese». Così l’Ente Nazionale Protezione Animale il falso “allarme-orso” diffuso nella zona dello Scillar, dove un plantigrado è stato ingiustamente accusato di aver danneggiato un’autovettura.
A rovinare il veicolo infatti non è stato un orso come ipotizzato in un primo momento. A scagionare il plantigrado sono state le analisi sulle tracce biologiche lasciate sulla vettura. Proprio per questo i ricercatori stanno continuando a indagare per identificare il reale responsabile del danneggiamento dell’auto. “Nei prossimi giorni avremo dati più precisi e potremo dire se si è trattato di un cane o di un altro animale“, ha affermto l’Assessore all’Agricoltura, alle Foreste, alla Protezione Civile e al Turismo, Arnold Schuler. Oltre ad avere fatto il giro d’Italia, la notizia aveva alimentato nuove polemiche sulla difficile convivenza tra cittadini e orsi in Trentino Alto-Adige.
«La clamorosa smentita di quanto accaduto alla Scillar conferma senza se e senza che è necessario porre fine a questo clima di guerra permanente. Alla convivenza – aggiunge Enpa – non ci sono alternative».
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