Una sentenza che non ha lasciato scampo all’orsa Kj1 uccisa ieri, all’alba, a poche ore dall’ordinanza di soppressione del presidente Fugatti, sprezzante di ogni regola, del rispetto dei cittadini italiani e anche di tutti quei trentini che si sono mobilitati chiedendo di salvare l’orsa, ha condannato a morte e ucciso l’Orsa Kj1. Lo ha fatto durante la notte, quasi di nascosto, emanando il decreto che autorizzava l’uccisione di Kj1 senza dare il tempo né al TAR, né alla giustizia e tanto meno alle associazioni di poter esaminare i documenti scientifici e le motivazioni di questa assurda decisione. Lo ha fatto senza adottare prima alcun provvedimento, come ad esempio valutare una traslocazione dell’orsa, o mettere in atto misure di prevenzione.
Il nuovo decreto è stato immediatamente impugnato dalle associazioni animaliste ma non ha fermato l’abbattimento. Un copione già visto che replica quello accaduto con M90, l’ultimo orso ucciso in Trentino anche lui abbattuto a poche ore dalla firma dell’ordinanza, non permettendo il ricorso alla giustizia amministrativa.
Al momento non si hanno notizie dei suoi tre cuccioli di 6-7 mesi.
L’Ispra, in caso di soppressione dell’orsa, aveva raccomandato che si facesse il possibile per lasciare i cuccioli in natura, monitorandoli.
Le evidenze scientifiche, infatti, dicono che a questa età hanno buone probabilità di sopravvivere. “In particolare – viene precisato nel parere Ispra – si raccomanda che si operi al fine di mantenere i cuccioli in natura assicurando un attento monitoraggio degli esemplari al fine della loro tutela, in quanto la captivazione anche solo per un breve periodo li esporrebbe ad elevato rischio di acquisire confidenza verso l’uomo destinandoli alla definitiva rimozione dalla natura.”
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