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Esposto in procura per il film ''L'arbitro'', animali uccisi con crudeltà: una pecora crocifissa, un agnello decapitato e cani impiccati

07/10/2013

Per dar forza al film, “L’Arbitro”, di Paolo Zucca, interpretato da Stefano Accordi,dove le vicende di una realtà sarda si intersecano tra una faida legata ai codici arcaici della pastorizia e una rivalità calcistica, sembrerebbe che a farne le spese siano stati gli animali. Vibrata la protesta degli animalisti di fronte a una pecora crocifissa, un agnello decapitato e cani impiccati. La Lav ha presentato un esposto alla procura di Roma nei confronti della Lucky Red per le immagini di animali morti che compaiono nel film. Lo comunica con una nota l’associazione, precisando che la decisione e’ stata presa in quanto la casa di produzione cinematografica non ha risposto alle richieste di chiarimento sulla provenienza degli animali utilizzati. L’associazione ricorda, infatti, che se gli animali fossero stati uccisi appositamente per la scena, questo configurerebbe la violazione dell’articolo 544 bis del Codice penale, con la pena della reclusione da quattro mesi a due anni e per chi ha organizzato e promosso il film; oltre alla reclusione e’ prevista dall’articolo 544 quater la multa fino a 15mila euro. ”La violenza sugli animali esiste e rappresentarla non e’ uno scandalo ma e’ un reato commissionarla ed eseguirla per un film – sottolinea Gianluca Felicetti, presidente Lav – speriamo che le case cinematografiche finalmente sposino, anche a loro tutela, un Codice preventivo di comportamento controllato da parti indipendenti che eviterebbe usi e abusi degli animali”.


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