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Enpa Trento: “Come trasformare un orso invisibile in un orso confidente? ?Lasciandogli a disposizione bidoni self service"

31/05/2023

L’Enpa di Trento ha diffuso una nota per affrontare il tema dei bidoni anti orso in Trentino. “Dalla stampa – afferma Ivana Sandri, Presidente Enpa Trentino – veniamo a conoscenza che dalla morte di Andrea Papi a Caldes e nelle zone limitrofe, al di là delle vuote promesse, “nulla è cambiato”, lasciando gli abitanti soli di fronte ad unaCassonetti anti orso: rafforzata la distribuzione in collaborazione con  l'Azienda Speciale per l'Igiene Ambientale deplorevole “assenza di interventi concreti per garantire la sicurezza”.
Nelle zone in cui si opera per rendere possibile una positiva coesistenza con gli orsi, normalmente vige il divieto di lasciare cibo o comunque rifiuti edibili a portata dei plantigradi e si trovano installati esclusivamente bidoni a prova di orso. “È ormai noto – continua Sandri -come un orso che abbia imparato a collegare cibo facile all’uomo, si abitui alla sua presenza, attutendo così la corretta e opportuna motivazione ad evitarne la vicinanza. Bidoni a prova di orso, meglio se realizzati in modo da impedire la diffusione dell’odore degli avanzi custoditi all’interno, sono fra i primi presidi per la sicurezza delle persone, che avranno meno occasioni di trovarsi a breve distanza da un plantigrado intento a rovistare fra i rifiuti”.
Sono importanti anche per la salvaguardia degli animali stessi, perché “a fed bear is a dead bear” (un orso cui si dà cibo è un orso morto). Infatti l’abituazione al cibo facile reperibile nelle zone abitate dall’uomo porta gli orsi ad atteggiamenti “confidenti”, diminuendo la normale e auspicabile diffidenza verso gli umani e rendendo più facili casi di interferenza e quindi di incidenti.
“Purtroppo – continua l’Enpa di Trento – dobbiamo rilevare che in Trentino non vengono messe in atto le minimeLav: «L'orso tornerà a cercare cibo nei cassonetti, la Provincia in 12 anni  non è riuscita a mettere quelli protetti» - Attualità | l'Adige.it attività di prevenzione, ed anzi c’è chi gioca a fomentare paura e odio verso i plantigradi, essi stessi vittime quanto i cittadini dell’inerzia dell’amministrazione pubblica, che dovrebbe invece garantire – realmente e non solo a parole – la sicurezza sia degli abitanti che degli orsi, specie ombrello essenziale per la tutela della biodiversità e dell’ambiente, nonché particolarmente protetta a livello nazionale e unionale. Per questo, ancora una volta, sollecitiamo le amministrazioni competenti a installare al più presto i bidoni anti orso, partendo dalle zone in cui sia accertata la loro presenza. La sicurezza dei cittadini non può aspettare i cinque anni ancora previsti dal piano dei rifiuti provinciale, che è iniziato nel 2021 e dovrebbe concludersi nel 2028, perché i bidoni non protetti sono punti di attrazione verso le attività umane, primaria causa di interferenze fra uomo e selvatici”.


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