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Emergenza bracconaggio. Quattro lupi uccisi in poche ore, 20 dall'inizio dell'anno. Necessario inasprimento delle pene

09/05/2023

Il 2023 si avvia a diventare l’anno nero della fauna selvatica. Con la giovane femmina uccisa nella zona di Vaglia (Firenze) e gli altri tre in Abruzzo, in cinque mesi il numero di lupi uccisi dai bracconieri supera abbondantemente la soglia dei 20 animali. Si tratta peraltro di un bilancio arrotondato per difetto, poiché di molti decessi per bracconaggio non si ha alcuna notizia. Infatti, secondo stime del Ministero dell’Ambiente, ogni anno vengono uccisi circa 300 lupi,Il lupo nelle Alpi: la Regione Piemonte chiede l'intervento del Governo |  Regione Piemonte | Piemonteinforma | Regione Piemonte vale a dire il 10% della popolazione totale che vive sul nostro territorio. Se le uccisioni procedono con questo ritmo, la popolazione potrebbe presto declinare in modo preoccupante.
Secondo Enpa non c’è una “emergenza-lupo”; c’è invece una reale emergenza-bracconaggio, conseguenza diretta del clima tossico creato da alcuni politici ed esponenti istituzionali, e da alcune associazioni di categoria, che terrorizzano la popolazione con proclami allarmistici e che spesso non riescono neanche a distinguere tra lupi e cani. Ma l’emergenza-bracconaggio è soprattutto il frutto di un sistema sanzionatorio debolissimo, e di una deregulation normativa (quella avviata con la Legge di Bilancio dello scorso dicembre), che per molti è stata considerata come un “liberi tutti”. «Da anni sollecitiamo un giro di vite normativo contro il bracconaggio. Tale reato, previsto dall’articolo 727 bis del Codice Penale, viene ancora oggi punto con pene irrisorie: l’arresto da uno a sei mesi, o l’ammenda fino a 4 mila euro. Per questo – spiega Enpa – a governo e maggioranza rinnoviamo la nostra richiesta di riformare la materia, incrementando le sanzioni a carico dei bracconieri, e di rafforzare i controlli sul territorio».
Oltre a promuovere misure elettoralistiche, spesso anche difficilmente applicabili, la politica adoperi finalmente anche per tutelare le specie selvatiche che, come i lupi – animali particolarmente protetti dalle norme nazionali ed europee (Direttiva Habitat) – oggi più che mai vedono minacciata la loro stessa conservazione, spesso dietro il pretesto di presunti conflitti con le attività antropiche. «La scienza e l’esperienza sul campo dimostrano che abbiamo a disposizione molti strumenti efficaci per prevenire eventuali conflitti e per ottimizzare la convivenza con l’uomo. Alle istituzioni chiediamo di fare ciò che per decenni non hanno fatto: di utilizzare finalmente tali strumenti».


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