La polizia criminale di Krefeld, in Germania, aveva più che il sospetto che responsabile della decapitazione di un pony e di un montone, i cui resti sono stati ritrovati in un garage della zona, fosse quella ragazzina di 17 anni, Dopo aver trattenuto e interrogato a lungo un’altra persona, un trentenne, gli inquirenti hanno concentrato la propria attenzione sulla teen-ager vincendo la propria incredulità. Ieri la giovane, come riportano imedia tedeschi, ha confessato di aver decapitato una pecora e un pony. Sul suo telefono cellulare è stata trovata una foto della lettera di “rivendicazione”, firmata “il vostro torturatore di animali”. La ragazza avrebbe agito da sola. E’ quanto emerge dalla conferenza stampa tenuta ieri dalla polizia criminale della città. Mistero sul movente.
La polizia ha precisato che la confessione riguarda la decapitazione del montone “Piet” e del pony “Sindbad”, mentre gli abusi su altri animali sono ancora oggetto di indagine “e non tutti fatti possono ancora essere divulgati”. Il Procuratore Axel Stahl afferma che “non ci sono motivi per credere che episodi del genere si ripeteranno”.
La ragazza ha ammesso prima di aver ucciso e decapitato il montone – il fatto è avvenuto in maggio – e poi di aver replicato con il pony il 6 giugno. Ora è a piede libero perché ormai identificata e perché, appunto, non vi sarebbe più pericolo di reiterazione del reato. Coopera con gli investigatori, che hanno chiesto una perizia psichiatrica. I genitori erano all’oscuro di tutto e sono sotto choc. La polizia non ha la più vaga idea di quali possano essere il movente o i moventi di un simile comportamento.
Data la giovane età, la ragazza non andra in carcere ma dovrà seguire un percorso di recupero.
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