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Due gattini gettati dal finestrino dell'auto in corsa, identificati gli autori dell’ignobile gesto

22/08/2013

Le brutte notizie, purtroppo, non vanno in vacanza ma a consolazione gli autori di gesti crudeli contro gli animali vengo sempre più spesso identificati.  Ieri i tre cuccioli di cane, oggi la notizia che a Selvazzano (PD) due gattini sono stati gettati dal finestrino di un’auto in corsa. Uno è morto per l’impatto con l’asfalto, l’altro, forse solo ferito, è scappato per la paura. In entrambi i casi si è riusciti a risalire ai colpevoli.
Un automobilista che seguiva la macchina dalla quale sono stati gettati i micini è riuscito a prendere la targa e ha subito chiamato i Carabinieri del posto a cui ha raccontato quanto aveva visto.
Dalla testimonianza risulta che dall’auto che lo precedeva sono stati lanciati dal finestrino due gattini, finiti sull’asfalto. I Carabinieri, arrivati sul posto, hanno trovato uno dei due gattini di circa un mese, bianco e grigio, morto sulla strada con una macchia di sangue sull’asfalto sotto la testolina. Hanno provato a cercare l’altro micio ma senza riuscire a trovarlo.
Subito è scattata anche la ricerca del proprietario della vettura. In poche ore i responsabili sono stati individuati: si tratta di una coppia, 68 anni lui, 56 lei, entrambi del posto, italiani. Una volta scoperti, hanno confessato.
L’eurodeputato Andrea Zanoni, vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo ha affermato: «I nomi di coloro che hanno compiuto un gesto inqualificabile come questo vanno resi pubblici. Ritengo che, se sono stati in grado di compiere un simile atto, si tratta di soggetti pericolosi. È necessario che gli inquirenti procedano ad una perquisizione domiciliare per verificare se siano in possesso di altri animali e quindi di controllare lo stato in cui vengono detenuti. Dovrebbe essere emessa un’ordinanza di divieto di detenzione di animali perché in futuro altri esseri innocenti potrebbero subire la stessa atroce sorte. Invito le associazioni animaliste, LAV, ENPA, OIPA, UEPA, Animalisti Italiani a costituirsi parte civile quando ci sarà il processo».


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