Due ragazze di Padova, in gita con la loro cagnetta per raggiungere il bivacco della Vigolana (TN), a 2030 metri sull’Alpe Cimbra, hanno vissuto un’esperienza veramente sgradevole quando, al termime della salita di quasi tre ore, hanno scoperto che non sarebbero potute entrare con la loro cagnolina.
A raccontare la brutta avventura a ildolomiti.it è una delle due escursioniste Giada Petroni, che rivela: “Una volta giunte abbiamo scoperto che i cani non sono ammessi, nonostante online non ci sia nessuna indicazione a riguardo: ci eravamo informate”.
Le due ragazze avevano programmato di passare la notte al Bivacco, ma il cartello col divieto di introdurre animali e la presenza di un altro ospite, perdipiù allergico ai cani, ha sconvolto i loro piani.
“Questa persona ci ha detto di lasciare la nostra cagnolina fuori o, ancora, di andare a dormire all’aperto anche noi”. Una situazione impossibile che hapinto le due a tornare sui propri passi intorno alle 19.
“Tornando sui nostri passi iamo arrivate al , il più vicino in zona,alle 22 passate – spiega Giada -. La nostra fortuna è stata quella di trovare alla porta della struttura in quota una donna molto disponibile, nonostante il rifugio fosse chiuso”.
“Se prima ci eravamo chieste dove fosse finito il vero spirito della montagna ci siamo accorte poi, incontrando la rifugista, che per fortuna esistono ancora persone come lei al mondo” conclude la giovane.
L’articolo 15 (Bivacco fisso) del Regolamento Rifugi CAI”, facilmente reperibile online, viene specificato, come in tali strutture vige il “divieto di introduzione di animali”. Un’informazione reperibile soltanto consultando il documento CAI, almeno per quanto riguarda il bivacco della Vigolana.
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