Due bassotti chiusi in gabbia lasciati sotto la pioggia in un bosco a Carmignano (Prato). Intervengono le guardie zoofile di Firenze

06/12/2019

“Lasciati dentro una gabbia nel bosco sotto la pioggia battente, pieni di fango e infreddoliti, due bassotti tedeschi a pelo ruvido sono stati trovati e sequestrati nel comune di Carmagnano (Prato). Le guardie zoofile dell’Enpa di Firenze sono intervenute e hanno provato a rintracciare il proprietario che è risultato irraggiungibile.  
Il 17 novembre – riferisce un volontario dell’Enpa – , imperversava un violento temporale che aveva allagato la gabbia dove erano rinchiusi i due cani, che al momento dell’intervento erano completamente fangosi, privi di un adeguato riparo dalle intemperie e costretti in una gabbia box all’interno di un’area boscata in località Rigoccioli.Nonostante le numerose telefonate effettuate ad un numero di telefono del presunto proprietario, non è stato possibile la comunicazione in quanto veniva sistematicamente spento dall’utente. Data la forte degradazione ambientale del luogo dove si trovavano i cani, in particolare la gabbia dove erano rinchiusi era in leggera pendenza ed il ruscellamento dell’acqua da monte, dati i continui scrosci di pioggia che avevano invaso l’area con la cuccia, risultava completamente fangosa e scivolosa; i due cani apparivano completamente coperti di fango bagnato, infreddoliti e bisognosi di essere trasferiti al caldo e ricevere le cure necessarie. Per offrire un luogo idoneo al loro benessere si è provveduto al sequestro dei due cani e a consegnarli al Canile Municipale del Calice in custodia giudiziaria, tramite l’S.O.S. Animali di Prato”. Dalla lettura dei microchip è stato successivamente rintracciato il proprietario il quale veniva edotto delle violazioni contestate a suo carico. Gli atti sono stati trasmessi alla competente Procura della Repubblica di Prato per gli adempimenti ritenuti opportuni nel ravvisare il reato contravvenzionale di cui all’art. 727 del C.P. Il bassotto tedesco è ormai considerato un cane da compagnia ma non si deve dimenticare il suo innato istinto di cacciatore e forse proprio a tal fine erano destinati i due piccoli prigionieri nel bosco.

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