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Doveva essere un “buen retiro” il cascinale dell’orrore: asini, cavalli e cani denutriti e lasciati morire. Denunciati i proprietari

16/01/2013

Un signore torinese, impossibilitato ad accudire il suo puledro per motivi di salute, lo aveva lasciato a pensione per alcuni mesi dai titolari di un cascinale di Mappano ma, una volta guarito, l’uomo è tornato a riprendersi l’animale, trovandolo deperito: l’animale è poi morto tre settimane dopo.
Immediata è scattata la denuncia che ha dato luogo ad un bliz  degli agenti di polizia zoofila dell’associazione “Agriambiente” supportati
dagli ispettori dell’Asl To4, nella struttura un blitz a seguito con un mandato di perquisizione della Procura della Repubblica di Torino. All’interno del cascinale gli agenti si sono trovati di fronte ad una situazione sconcertante: carcasse di cavalli e asini in avanzato stato di decomposizione, altri vivi ma denutriti, cani legati a staccionate con corde di nylon o catene, degrado ovunque.
Confermata la denuncia del caso, la Procura adesso ha indagato uno dei titolari per maltrattamento ed uccisione di animale e contestualmente sequestrato i ventiquattro cavalli e i tre asini ancora presenti nel cascinale.
Nei giorni scorsi, un altro cavallo sarebbe morto sempre per malnutrizione, per questo la Procura ha denunciato anche l’altro titolare per omessa custodia e per maltrattamento ed uccisione di animale.
Nei prossimi giorni c’è l’intenzione di scavare nell’area per portare alla luce eventuali altre
carcasse.


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