Sicilia bella e amara, come è possibile che in questa terra, culla di civiltà, proseguano atti di barbara crudeltà?
L’ultimo è stato rivolto contro una decina di gatti ritrovati senza vita in un cortile interno, a Sciacca (Ag). I corpicini verranno inviati all’istituto di zoo-profilassi di Palermo per stabilire se gli animali siano stati avvelenati o meno.
Secondo i residenti del quartiere la strage è stata fatta da qualcuno che voleva sbarazzarsi degli animali. Lo scorso anno, sempre a Sciacca, furono avvelenati 15 cani randagi.
Per combattere questo increscioso fenomeno che vede gli avvelenamenti come metodo sistematico per liberarsi degli animali vaganti, la giunta comunale di Sciacca ha approvato il piano di prevenzione e contrasto al randagismo da realizzare in 24 mesi ideato dall’esperta Federica Faiella.
Il piano prevede anche un’accelerazione per le sterilizzazioni creando le condizioni per incrementare l’accalappiamento dei randagi. A Sciacca il tema randagismo è in primo piano ormai da mesi dopo la strage di contrada Muciare con l’avvelenamento di altri 30 cani.
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