L’Enpa di Faenza organizza oggi, mercoledì 12 febbraio, un incontro con Andrea Cisternino, autore del libro “Diario di un povero animalista.”
Andrea Cisternino vive a Kiev (Ucraina) dal 2009. Nel 2012 ha vissuto la mattanza dei randagi in concomitanza degli Europei di Calcio e da allora ha dedicato la sua vita al salvataggio degli animali in difficoltà. Ha fondato “Rifugio Italia KJ2”, che al momento ospita circa 360 animali, soprattutto cani e gatti, ma anche cavalli, mucche e molti pennuti, tutti salvati da maltrattamenti e morte certa.
“Sono un fotografo pubblicitario, ho incominciato la mia professione nel 1985, ma quando mi sono affacciato a guardare cosa stava succedendo in Ucraina per il Campionato europeo di calcio la mia vita è cambiata – racconta Cisternino parlando di sé -. Questo fenomeno è diventato incontrollabile e massiccio in occasione del Campionato europeo di calcio del 2012. I cosiddetti dog hunters, individui con licenza di uccidere i randagi con metodi inumani e raccapriccianti, hanno intensificato, in quell’occasione, lo sterminio indiscriminato di queste povere creature. Non potevo più assistere a questo orrore e, lasciando l’Italia e la mia professione, ho deciso di restare in Ucraina con un obiettivo preciso, una sfida: contrastare il fenomeno del randagismo ed esportare un modello di convivenza con gli animali diverso”.
Nel 2013 per questa sua lotta ha vinto il premio nazionale “Agenda Rossa Paolo Borsellino”. Sempre nel 2013 ha costituito, insieme alla moglie Vlada Shalutko, la “International Animal Protection League Charitable Foundation”, con sede a Kiev, dove ha iniziato a costruire e a gestire il Rifugio Italia, progetto che prevedeva, oltre al rifugio in sé, anche una zona con ospedale, una zona quarantena e 7mila mq per salvare anche altre specie di animali come cavalli e mucche. In poco tempo il Rifugio Italia è diventato un canile di eccellenza in Ucraina. Il rifugio è stato dato alle fiamme nel 2015: 71 cani sono morti bruciati e solo 24 si sono salvati; la natura dell’incendio è stata dichiarata dolosa. Dopo l’incendio, Andrea ha ricostruito il rifugio, che oggi si chiama “Rifugio Italia Kj2”, in onore all’orsa barbaramente e ingiustamente uccisa in Trentino nel 2017.
L’appuntamento è per mercoledì 12 febbraio al ristorante vegetariano e vegano “La Granadilla”, in via Marescalchi 15. L’incontro è gratuito e aperto a tutti. Per ulteriori informazioni e prenotazioni chiamare il numero 0546 680565.
Categorie: Animali e Cultura, Eventi e Appuntamenti
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