Conferenza a Roma, delfini e lemuri in aiuto ai bambini autistici

06/06/2011

“Un delfino per emergere dal proprio sommerso, un amico per uscire dalla foresta dell’isolamento”, questa la formula che unisce due importanti progetti di pet therapy presentati domenica 5 giugno presso l’Auditorium dell’Istituto Dermatologico dell’Immacolata a Roma per offrire un concreto aiuto ai bambini autistici.
Il progetto, primo in Europa,  realizzato con la partecipazione del Bioparco di Roma e con il centro acquatico Zoomarine, ha illustrato come lemuri e delfini, animali di grande sensibilità, potranno essere protagonisti nell’ aiutare ad  uscire dall’isolamento i bambini autistici.
Il progetto nasce da una precedente esperienza fatta con giovani tra gli 8 e i 14 anni affetti da autismo che dopo aver frequentato per un anno con assiduità la Baia dei Pinnipedi dello Zoomarin con il sostegno di terapeuti, istruttori e la rassicurante presenza dei genitori hanno mostrato di reagire positivamente.
Il prof. Davide Moscato, Responsabile del Centro di Pet Therapy dell’IDI, che da dieci anni  opera con la pet therapy nella fattoria dell’Istituto, dotata di caprette, conigli e pony, ha proposto le sue esperienze: “L’incontro con animali insoliti e sorprendenti, come un leone marino di 400 kg, ha gradualmente aiutato i bambini ad emergere dal proprio sommerso, attraverso una spinta emotiva che ha fatto affiorare nuove capacità relazionali, giungendo perfino a interagire in maniera autonoma”. Stefano Cigarini, Direttore Generale di Zoomatrine, ha voluto cosi e evidenziare la sua fiducia nel programma:”La valenza sociale e scientifica dei risultati ci spinge a “prendere il largo” – passando dalla Baia dei Pinnipedi all’Isola dei Delfini, che agli occhi di un bambino appariranno più stupefacenti e comunicativi delle otarie, determinando un’emozione ancora più intensa e offrendo l’opportunità di un contatto più ravvicinato”.
A conclusione degli interventi Domenica Temperini, Direttore Generale dell’Istituto Dermatologico ha sottolineato come: “Un grande ospedale  ha il compito di valorizzare la “vocazione sanitaria” delle realtà esistenti sul territorio. Per questo, dopo l’esperienza positiva realizzata con Zoomarine, abbiamo ritenuto di coinvolgere una istituzione prestigiosa come il Bioparco, che proprio quest’anno compie cento anni” .

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