Il Senato ha approvato, con alcune modifiche rispetto al testo licenziato dalla commissione XIV, l’art.12 della legge di delegazione europea che fissa “principi e criteri direttivi specifici” per il recepimento della direttiva 2010/63 “sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici”: 189 i favorevoli, 33 i contrari e 29 gli astenuti. E’ stato soppressa e trasformata in ordine del giorno la lettera a) del 1.o comma, che conteneva l’impegno a “formare personale esperto nella sostituzione degli animali con metodi in vitro e nel miglioramento delle condizioni sperimentali secondo il principio della sostituzione, della riduzione e del perfezionamento”. Gli altri emendamenti approvati riguardano la copertura finanziaria prevista dall’art.81 della Costituzione.
«In attesa che il procedimento legislativo si perfezioni, esprimiamo il nostro grande apprezzamento per il via libera dei senatori alla norma che vieta nel nostro Paese l’allevamento di cani, gatti e primati non umani per la sperimentazione sugli animali. Una norma che, lo ricordiamo, nella passata legislatura si era arenata proprio al Senato e per l’approvazione della quale le associazioni animaliste si erano impegnata in una lunga mobilitazione.» Lo dichiara l’Ente Nazionale Protezione Animali. «Vietare nuove Green Hill in Italia – prosegue la Protezione Animali – rappresenta un importante e indubbio passo avanti, di cui ci compiaciamo, che prende atto della grandissima sensibilità mostrata dall’opinione pubblica su questo tema. Il nostro obiettivo era e resta quello di bloccare una volta per tutte i testi sugli animali, risparmiando così terribili ed inutili sofferenze a centinaia di migliaia di esseri senzienti.»
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