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Dal Botswana una decisione eccezionale: il regno dei safari dice stop alla caccia nella savana

03/12/2012

Il Botswana, Paese di impareggiabile bellezza, tra le mete piu’ chic e gettonate per gli amanti dei safari, annuncia lo stop alla caccia agli animali che popolano, in abbondanza, le sue savane: rinoceronti, leoni, elefanti, zebre, giraffe, ippopotami, bufali africani, leopardi. Il governo ha infatti annunciato che dal primo gennaio 2014 “verra’ sospesa la caccia agli animali selvatici, sia nelle aree pubbliche sia nelle riserve private”.
Le battute di caccia autorizzate, ha spiegato l’esecutivo, “non sono piu’ compatibili con il nostro obiettivo di conservare e tutelare la fauna locale e di incrementare il turismo”, settore che pesa gia’ per il 12 per cento sul totale del Prodotto interno lordo. Il Botswana, punto di riferimento per altri Stati del continente per le politiche di tutela ambientale, vanta alcuni dei parchi naturali piu’ belli dell’Africa, come il Delta dell’Okavango e la regione del Kalahari. In alcune riserve sono consentite, in resort da mille e una notte, battute di caccia pilotate a lioni, bufali, elefanti che possono arrivare a costare decine di migliaia di euro. Proprio durante una di queste battute di caccia, lo scorso aprile, il re di Spagna, Juan Carlos, subi’ un infortunio all’anca sinistra dopo una caduta che non mitigò le aspre critiche degli animalisti e dei sudditi spagnoli alla prese con una gravissima crisi economica.


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