Al posto di un’auto usata, di un oggetto o un’abitazione, in Trentino verrà messo all’asta un cucciolo di cane di due mesi e mezzo, con problemi di salute a un occhio. La vendita, effettuata su una piattaforma telematica, inizierà il prossimo lunedì 129 ottobre, con una base di 100 euro e possibili rilanci di 50 euro. A lanciare l’allarme è stata la sede trentina della Lega anti-vivisezione (Lav), che ha scritto al Tribunale di Trento chiedendo l’immediata interruzione della vendita e l’affido diretto dell’animale. A quanto riferito all’ANSA dal responsabile locale della Lav Simone Stefani, che denuncia l’obsolescenza di mettere all’asta un essere vivente, il cucciolo è stato sequestrato a seguito di un procedimento penale.
“Si tratta di una disposizione assolutamente non condivisibile sul piano etico, in quanto non tiene conto del benessere dell’animale, già sfortunato”, ha dichiarato Stefani.
“Gli animali – ha poi aggiunto – hanno una vita relazionale ed emotiva, non sono oggetti che possono venire espropriati o messi all’asta, senza curarsi della loro salute psichica e affettiva.
Abbiamo quindi chiesto di poterci occupare da subito della salute del cucciuolo e avviare il corretto iter necessario a garantirgli un futuro felice in famiglia”.
Tra i rischi ipotizzati da Stefani vi è anche la possibilità che il cane possa tornare nelle mani di eventuali maltrattatori, a cui è stato precedentemente tolto. (ANSA).
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