Non il solito venditore clandestino di cani ai margini di un mercato ma una vera e propria “ditta” itinerante organizzata da un 47enne pugliese, quella in cui si sono imbattuti gli agenti della Polizia municipale di Reggio Emilia e’ intervenuta per fare accertamenti su un commercio di animali.
L’uomo teneva in mostra, chiusi in carrello-gabbia, otto cuccioli di cane, nati dal probabile incrocio con un esemplare corso. Erano sprovvisti di microchip, e il venditore – 47 anni pugliese – non e’ stato in grado di fornire tutte le autorizzazioni al commercio itinerante.
La segnalazione era arrivata alla polizia municipale ieri intorno a mezzogiorno, dopo che una cittadina, interessata all’acquisto, aveva cercato di capire la provenienza di un cucciolo e lo stato di salute. Il venditore aveva dato risposte non chiare e l’estrema fretta di vendere ha insospettito la cliente, che ha avvisato la centrale operativa. Gli otto cani, quattro maschi e quattro femmine, tutti di pochi mesi, sono stati affidati ai veterinari dell’Ausl. Sono in corso verifiche amministrative sui documenti che il 47enne ha, in un secondotempo, consegnato alla municipale.
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