La stagione dei cuccioli di pipistrello è ormai alle porte, i piccoli infatti nascono tra giugno e luglio e nel giro di 4-6 settimane sono adulti. È quindi possibile trovare dei pipistrelli-baby unicamente tra giugno e luglio.
Per questo motivo l’Enpa di Genova, anche quest’anno, ha pensato di raccontare in un post come comportarsi nel caso ci si imbatta in uno di questi minuscoli animali.
I cuccioli di pipistrello cadono dalle colonie mentre sono aggrappati alla madre o muovendosi nei nidi. Appena nati spesso non arrivano a pesare neanche un grammo e la loro lunghezza raggiunge 1 o 2 centimetri ed è nudo o ricoperto unicamente da una fine peluria. La loro forma così minuta renderà il loro avvistamento difficile, perciò memorizzate questa foto e riuscirete sicuramente a riconoscerli più facilmente!
Si tratta di mammiferi estremamente delicati. E per salvarli è bene sapere come agire nel migliore dei modi. Una mossa sbagliata, infatti, può compromettere la loro sopravvivenza. Scopriamo quali sono i passi da seguire in caso di ritrovamento di piccoli pipistrelli.
Come comportarsi dopo aver trovato un cucciolo?
Mettete il piccolo in sicurezza. Prendete una scatola ben chiusa (i pipistrelli sono maestri della fuga, persino appena nati!) e foratela con dei buchi piccolissimi magari aiutandovi con uno stecchino.
Riempite una bottiglietta o un barattolo con dell’acqua calda, avvolgetela in un panno o un calzino e fissatela alla scatola. In questo modo potrete scaldare il cucciolo senza rischiare di ustionarlo.
CHIAMATECI! Non sempre il piccolo necessita di essere portato al nostro centro, spesso potrebbe esserci la possibilità di ricongiungerlo con la madre. Per fare in modo che ciò accada avrete assoluto bisogno di seguire i consigli di un operatore esperto.
Se a sembrarci in difficoltà è invece un pipistrello adulto non mettetelo in gabbia ne su un albero frondoso. Questi chirotteri non si rifugiano sui rami e non sono in grado di volare tra le fronde. Se l’animale sembra in salute e ti vispo, si può fare il seguente tentativo: mettetelo in una scatola di cartone bucherellata con uno straccetto o della carta da cucina e dell’acqua (usa il coperchietto di un vasetto di vetro). All’imbrunire prendete il pipistrello (sempre con i guanti o con l’asciugamano) e posatelo ad almeno un metro e mezzo dal suolo sul tronco di un albero senza rami o su un muro (attenzione ai gatti). Se è in salute spiccherà il volo.
Se la mattina seguente non è partito, significa che necessita di cure e conviene rivolgersi ad un centro tutela o a un veterinario. NON PRENDERE INIZIATIVE! Ne va della sopravvivenza degli animali.
Categorie: Cura e gestione, Mondo animale
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