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Come insegnare a un cane a non aver paura dell’acqua e fare belle nuotate

03/08/2015

Mentre continuano a moltiplicarsi le spiagge che accolgono i cani facilitando la vita a chi va in vacanza con il proprio quattrozampe, i problemi potrebbero venire proprio dal nostro amico. Pregustiamo una giornata al mare, al lago o al fiume immaginando il nostro cane nuotare e divertirsi in acqua ma arrivati sul posto scopriamo che ha paura dell’acqua o semplicemente, “non gradisce.
Prima di rinunciare a fargli superare la diffidenza per regalargli invece un grande piacere nelle giornate torride ecco alcuni consigli su come provare ad insegnargli a nuotare. Chi lo ha fatto afferma che non è per niente difficile e che, una volta imparato, nuotare diventerà per lui del tutto naturale. Non solo: insegnargli questa attività potrà essere un ulteriore modo per intensificare la comunicazione tra voi e approfondire la fiducia reciproca.
Innanzitutto: non forzate o costringete mai il cane in nessun modo.
All’inizio portatelo in un luogo tranquillo e appartato, dove non ci siano troppi elementi che potrebbero innervosirlo. Per esempio: la presenza di molti altri cani. Utilissima, invece, è la presenza di un altro cane (ma uno solo) che abbia già dimestichezza con l’acqua. Gliela renderà, con il suo esempio, più familiare e meno temibile e gli motiverà, in qualche modo, questa nuova esperienza. Naturalmente, se possibile, entrate in acqua con lui.
Assicuratevi che l’acqua sia bassa e che la profondità aumenti gradatamente. Quindi, meglio iniziare da fondali dove “c’è piede” (o “zampa”, è il caso di dire!…). E assicuratevi anche che l’acqua abbia una giusta temperatura. 
Portate un lungo guinzaglio e non lo staccate mai, almeno fino a quando non siete certi che il cane sia autonomo e responsabile. Uno dei rischi più ricorrenti con i cani e che questi, per così dire, “ci prendano gusto” e inizino a nuotare in linea retta andando sempre più a largo e senza più rispondere al comando. Dovesse accadere, e il cane fosse privo di guinzaglio, i casi sono due: o nuotate al suo inseguimento o aspettate, ansiosi, che si stanchi e ritorni da solo.
Alcuni esperti consigliano di portare con sé almeno un paio dei suoi giocattoli preferiti, in ogni caso: innanzitutto per stimolarlo, all’inizio, ad andarlo a prendere, lanciandoglielo sempre più vicino all’acqua. In secondo luogo, dovesse allontanarsi troppo, servirebbe a richiamare la sua attenzione a riva, gettandoglielo vicino a voi.
Un altro consiglio importante: più che mai in questo caso, è necessario un giubbotto di salvataggio per cani. Tali accessori sono sempre dotati di un manico: sarà un ottimo strumento sia per guidarlo, sollevarlo ecc. sia per farlo sentire più sicuro e farlo stancare meno.
Naturalmente: all’inizio non pretendete da lui che si tuffi da un trampolino, dal bordo di una piscina o da una roccia…
L’ultima cosa: dopo il bagno (in piscina, al lago, in mare…) sarebbe opportuno sciacquarlo con acqua fresca, per eliminare i batteri o eventuali elementi chimici. Come noi, così lui.


Categorie: Curiosità