Un declino cognitivo nei gatti è relativamente comune, ma non è inevitabile e nemmeno normale. Ci sono dei segnali che ci suggeriscono che il gatto potrebbe aver bisogno di una mano, inclusa un’ampia gamma di integratori utili.
Il declino cognitivo nei gatti anziani è comune, ma non è inevitabile se si sa cosa cercare e si organizza un intervento precoce
I classici segni di declino cognitivo nei gattini includono aumento della vocalizzazione, disturbi del ciclo sonno/veglia, disorientamento e cambiamenti nel livello di attività.
Nei gatti ai segni di declino cognitivo si accompagnano i cambiamenti comportamentali:
Disorientamento spaziale (confusione su dove si trovano), ad esempio, rimanere intrappolati negli angoli, dimenticare la posizione della lettiera
Disorientamento temporale (confusione su che ora sia), ad esempio, dimenticare che è appena trascorso il momento del pasto
Sporco in casa, ovvero minzione e/o defecazione inappropriata
Interazioni/relazioni alterate con i proprietari e/o altri animali domestici nella famiglia, ad esempio maggiore ricerca di attenzione, maggiore aggressività.
Interesse alterato per il cibo, ad esempio aumento o (più comunemente) diminuzione dell’appetito.
Diminuzione della toelettatura.
Cambiamenti nel comportamento generale, ad esempio aumento dell’irritabilità, aumento dell’ansia, diminuzione della reattività
Cambiamenti nell’apprendimento e nella memoria, ad esempio dimenticare i comandi, dimenticare il precedente addestramento sulla lettiera.
È importante già ai primi segnali fissare un appuntamento con il veterinario che eseguirà un esame approfondito per verificare la presenza di malattie sottostanti che potrebbero causare i sintomi nel gatto.
Ci sono molte cose che si possono fare per prevenire il declino mentale del gatto e assicurandoci che rimanga felice e in salute durante i suoi anni d’oro.
Il malessere, lo stress causato al nostro gatto dal declino cognitivo hanno come base una forma di disorientamento che può essere ridotta aumentando la prevedibilità dell’ambiente e della routine del nostro gatto. Evitiamo le modifiche al suo cibo, al collocamento delle ciotole e alla sistemazione della lettiera. Cerchiamo di mantenere fermi i ritmi quotidiani e se è davvero angosciato, potrebbe essere meglio confinarlo in uno spazio relativamente piccolo, ad esempio un piano di casa o, in casi avanzati, una stanza. Fare questo renderà più facile per lui trovare tutto ciò di cui ha bisogno.
Anche se purtroppo la CDS non può essere curata, i suoi segni possono essere ridotti con una gestione adeguata, tra cui modifiche all’ambiente del gatto, modificando o integrando la sua dieta, e sono disponibili anche alcune terapie farmacologiche. Il veterinario sarà in grado di dirci quali saranno le cure migliori per il nostro gatto.
Categorie: Cura e gestione, Gatti, Varie
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