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Cinghiali, daini e lupi gli animali nella strada accanto “Fenomeno irreversibile”. L’analisi di “La Repubblica” attraverso l’intervista a Massimo Pigoni, vicepresidente Enpa

04/09/2021

L’edizione di Genova del quotidiano “La Repubblica” ha dedicato ieri un ricco articolo a firma di Massimo Calandri alla convivenza tra animali e uomini in città, analizzando tre punti di vista per affrontare la questione: quella di un zoologo che spiega come si è arrivati a questo punto, parlando di “rinaturalizzazione”, quella dell’assessore regionale all’Agricoltura che sostiene che l’unica risposta per contenere l’aumento degli animali sia la caccia e quella del vicepresidente nazionale dell’Enpa che afferma che la cosa migliore sia puntare sulla difesa passiva e sull’adattamento.
Ecco riportati alcuni stralci:

Il territorio si svuota, gli animali lo riempiono – afferma Massimo Pigoni, vicepresidente Enpa, a Repubblica – una rivoluzione. Prima li abbiamo cacciati, poi ce ne siamo andati: e i ‘Sopravvissuti all’homo sapiens’ – cita il titolo di un documentario del ‘luparo’ Paolo Rossi –Coronavirus ti fa riscoprire gli animali in città – La Rivista della Natura stanno tornando. Creano qualche problema: ma per me e? comunque un periodo bellissimo». E? contrario all’abbattimento. “Non serve. Ma e? vero: i cinghiali sono troppi, e quelli che gli danno da mangiare sbagliano. Non ho una soluzione, pero? penso che la cosa migliore sia la difesa passiva”. Difesa passiva, ripete. “Soluzioni-tampone, come le recinzioni. E poi, impariamo ad adattarci: la natura alla fine ritrova sempre il suo equilibrio”.

L’evoluzione ambientale – afferma Andrea Marsan, zoologo che col- labora con l’Universita? di Genova -e? molto piu? veloce di quella culturale. Finche? saremo cosi? ricchi da poterci permettere di non coltivare la terra, la natura riempira? i vuoti”. Cita una data fondamentale: 1958. “Da allora abbiamo smesso di essere un paese agricolo: per fortuna c’e? ancora qualche filmato di come era l’Italia, allora. Con questa siccita? la roverella (una specie di quercia ndr) sta seccando, le castagne sono poche e piccole: un secolo fa la gente da queste parti sarebbe morta di fame, ora non se ne accorge nessuno. Ma gli animali si?: e scenderanno a valle per cercare cibo. Dicono che si dovrebbero abbattere cinghiali e daini: questione di sicurezza. La vicenda e?Coronavirus, dalle capre ai delfini o ai cervi: gli animali si avventurano  per le città deserte - la Repubblica molto piu? complicata. O cambiamo radicalmente modo di vivere, o ci adattiamo: magari mettendo qualche rete elettrificata nei punti piu? delicati». Come e? successo a Pegli 2, dove 700 inquilini di un grande palazzo hanno speso 10 euro a testa e con alcune centinaia di metri di rete elettrosaldata hanno risolto il problema dei cinghiali”.

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Categorie: Animali e Cultura