L’agenzia Nuova Cina ha dato notizia della revoca a Jiangmen, città nella provincia meridionale del Guangdong, del divieto di avere cani in città.
La norma emessa il 26 luglio scorso vietava nelle aree urbane di Jiangmen la presenza di ogni tipo di cane, anche di proprietà e tenuto al guinzaglio, a chiunque avesse contravvenuto alle disposizioni sarebbe stato sequestrato il cane e poi soppresso.
Le autorità locali che dieci giorni fa avevano reso esecutivo il divieto hanno dovuto fare dietro-front per le numerose e vibranti proteste dei cittadini.
I proprietari di animali hanno protestato con tale forza, riuscendo a coinvolgere anche i media nazionali nella richiesta di ritiro della legge.
I cani randagi costituiscono un grande problema in Cina basti pensare che nel 2010 più di 12.000 persone sono state morse da cani e 42 uccise da branchi randagi tra il 2008 e il 2010. Le autorità di Jiangmen avevano deciso di vietare i cani in città anche a seguito delle 4.000 denunce relative a cani ricevute da gennaio a giugno di quest’anno. A Shanghai e in altri comuni si è deciso di applicare, come la legge che prevede il figlio unico, la norma che l’autorizza a possedere un solo cane per famiglia.
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