Che siano cani, gatti o furetti, anche gli animali da compagnia potranno far visita e portare un po’ di gioia ai loro padroni ricoverati negli ospedali della Regione Toscana

20/10/2011

La Regione Toscana riconoscendo l’importante ruolo di un animale da compagnia nell’alleviare ansia, depressione dando contemporaneamente affetto e allegria ha dato il consenso alla possibilità che i pet possano visitare i loro proprietari ricoverati.
Certo saranno previste regole e restrizioni nell’ingresso degli animali che devono essere in possesso di libretto sanitario, essere puliti e socievoli. Saranno comunque escluse le aree di terapia intensiva, coronarica o chirurgica.
La Regione Toscana segue l’iniziativa messa in atto nelle Rsa e Hospice della Asl4 Chiavarese dal marzo scorso nella speranza che in tutta Italia siano sempre più le strutture sanitarie ad aprire le porte agli amici a quattro zampe dei ricoverati.
La qualità della vita dei malati è molto influenzata dagli stati emotivi che possono influire non poco sull’evoluzione del un quadro clinico di una malattia. Un paziente motivato, circondato dai suoi affetti più cari guarirà prima rispetto a chi soffrirà per la nostalgia di chi ama, specialmente nei casi in cui il ricovero è una lungodegenza.
Se tra chi può dare al malato gioia, voglia di tornare a casa, ad una vita normale c’è un animale, sia esso cane, gatto o furetto, benvenuto anche in Ospedale
Molte le strutture che si sono dimostrate disponibili a realizzare questo tipo di progetto. L’Ospedale San Martino di Genova e il Comune di Torino (per quanto riguarda le case di riposo) hanno fatto enormi passi avanti e l’ingresso sarà garantito a cani, gatti e perfino conigli, restano esclusi i volatili e le altre razze, più soggette a veicolare malattie. Anche in un luogo di cura,  l’affetto e la vicinanza di chi amiamo e ci ama, anche a quattro zampe, può fare miracoli.

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