Ancora un cavallo delle “botticelle romane” caduto a terra a Fontana di Trevi per il caldo e la fatica.
Qualcuno dirà che alle 23.30, quando sabato scorso un cavallo si è accasciato sui sanpietrini davanti alla Fontana di Trevi non doveva essere così caldo ma la fatica della giornata ha fatto il resto . LaRepubblica, quotidiano della Capitale, riporta due versioni dell’accaduto: l’animale, secondo i turisti presenti, sarebbe stato stravolto dalla fatica e per questo sarebbe caduto. Secondo il conducente, invece, l’incidente sarebbe avvenuto perché il cavallo ha allungato il collo per bere alla fontana perdendo così l’equilibrio.Fatto sta che gli animalisti, e nello specifico l’associazione LAV Roma, sono intervenuti sulla questione con un duro comunicato: “Abbiamo appreso da LaRepubblica.it che sabato scorso un cavallo delle botticelle è scivolato sui sanpietrini davanti alla Fontana di Trevi di fronte ad una folla di turisti e di passanti rimasti sgomenti”.
“L’incidente accaduto, l’ennesimo – si legge nella nota – conferma la situazione di grave sofferenza subita dai cavalli che trainano le carrozze nel centro di Roma. È evidente che in determinate condizioni di lavoro i cavalli sono maggiormente esposti a scivolamenti e colpi di calore e che quindi la questione deve essere affrontata abolendo la trazione animale a livello nazionale. Non si tratta di una semplice casualità, come dichiarato da Angelo Sed, presidente della Nuova Associazione vetturini romani, ma”.
Sulla questione si è espressa con durezza la sede di Roma di LAV. “Lo sfruttamento a cui vengono sottoposti questi animali in turni faticosi sotto il sole, pesantemente bardati, è intollerabile. Non abbiamo bisogno delle botticelle. Questa violenza può essere superata solo con la dismissione delle botticelle”.
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