Caprioli, gazze ladre e passeri cantori potrebbero essere spazzati via dai cambiamenti climatici: sono fra le specie più minacciate perché non riescono ad adattarsi rapidamente all’aumento delle temperature, al punto che la loro persistenza a lungo termine è a rischio.
Lo indica la ricerca che ha valutato 10.000 articoli scientifici, pubblicata sulla rivista Nature Communications da un gruppo internazionale di 64 ricercatori guidato da Viktoriia Radchuk, Alexandre Courtiol e Stephanie Kramer-Schadt, dell’Istituto tedesco Leibniz per la ricerca sugli zoo e la fauna selvatica.
I cambiamenti climatici possono minacciare le specie e la loro estinzione può influire sulla salute dell’ecosistema. È quindi di vitale importanza, rilevano i ricercatori, valutare in che misura gli animali possono rispondere alle mutevoli condizioni ambientali, ad esempio modificando i tempi di riproduzione, letargo e migrazione, e se questi cambiamenti consentano alle popolazioni di sopravvivere nel lungo periodo.
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