Carcasse e ossa di animali, cani scheletrici e malati rinchiusi in minuscole gabbiette, cumuli di rifiuti: questa è la scena dinanzi a cui si sono ritrovate le autorità in seguito ad una vasta operazione tenutasi nel territorio di Altavilla Silentina. L’operazione condotta dal nucleo provinciale guardie Enpa di Salerno, unitamente al personale dell’unità operativa veterinaria del distretto di Eboli dell’Asl di Salerno, diretta dal dottor Luigi Morena, ai Carabinieri e alla guardie zoofile Accademia Kronos di Salerno, è stata eseguita nei giorni scorsi.
In seguito a diverse indagini le autorità hanno potuto individuare un’azienda agricola e accertare che il titolare da tempo deteneva, in condizioni pessime, decine e decine di cani, venticinque solo quelli ritrovati a vagare in gravi condizioni di salute nell’azienda. Gli animali di affezione, infatti, sono apparsi tutti denutriti e malati e dall’aspetto raccapricciante. Dai controlli nell’azienda agricola di circa sei ettari, in località Quercioni, è emerso, inoltre, un altro dettaglio raccapricciante: altri cani erano stati rinchiusi in gabbie piccolissime per la loro statura e nascosti in un capannone, circondati dai loro stessi escrementi e al buio.
L’attività ispettiva ha anche permesso di scovare, vicino ad un deposito dell’azienda, centinaia di ossa di animali appartenenti, stando alle prime indagini, a capre, pecore, bufale e cani, oltre alla carcassa di un cucciolo bruciata, ritrovata vicino ad un cumulo di rifiuti che il titolare avrebbe smaltito sul suolo.
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