Un anno e sei mesi di reclusione, per maltrattamento e abbandono di animali e per smaltimento illecito dei liquami, questa la condanna, inflitta in primo grado dal Tribunale di Ravenna, confermata dalla Corte di appello di Bologna, a carico di Giorgio Giacomo Guberti, ottantaquattrenne allevatore-veterinario titolare degli allevamenti “Pointer nel vento” di Osteria e Campiano (Ravenna).
La vicenda ebbe inizio nel 2008 quando, nel corso di un’operazione condotta dagli agenti del Nucleo Investigativo per i Reati in Danno agli Animali (Nirda) del Corpo Forestale dello Stato, decisa anche a seguito di una denuncia presentata dalla LAV che aveva raccolto numerose segnalazioni in merito alle condizioni degli animali, furono rinvenuti 220 cani, quasi tutti di razza Pointer, in un grave stato d’incuria: rinchiusi in strutture fatiscenti ed esposti alle intemperie, tra escrementi, pezzi di carne putrida e carcasse. Tra gli animali che secondo le indagini sarebbero stati maltrattati, figuravano anche alcuni gatti selvatici o comunque incroci tra selvatici e domestici.
Confermate anche le provvisionali da tremila euro alle tredici associazioni animaliste costituitesi in parte civile, e la confisca, oltre che dei duecento cani da caccia (quasi tutti pointer), anche dei gatti selvatici sequestrati nei due allevamenti.
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