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Cani da caccia addestrati con scariche elettriche. 42enne di Tagliacozzo (AQ) denunciato per maltrattamento animali

30/06/2020

Nel corso di un giro di controllo, i Carabinieri Forestali di Avezzano (AQ), impegnati in attività di indagini disposte dall’Autorità Giudiziaria, arrivati nel territorio in località “Sorbo” del Comune di Tagliacozzo, hanno individuato tre cani da caccia di razza segugio, provvisti di radiocollare a rilascio di scarica elettrica, lasciati liberi di vagare all’interno del centro abitato. I militari hanno individuato un 42enne, che aveva in mano il telecomando utilizzato per emettere uno stimolo doloroso (punitivo) inferto quando l’animale avrebbe avuto un comportamento indesiderato.
L’uso del collare elettrico per cani è sempre stato molto discusso: alcuni lo ritengono l’unico metodo veramente efficace per addestrare i cani, per altri, invece, è una forma di maltrattamento degli animali.
In realtà nessuna legge vieta espressamente l’utilizzo del collare elettrico, eppure la giurisprudenza in più occasioni ne ha ribadito l’illegittimità, evidenziando come questa pratica non solo causa grande sofferenza al cane ma è contro l’indole dell’animale. Eppure il collare elettrico e anti-abbaio continua ad essere utilizzato.
Secondo molti esperti gli stimoli elettrici sono troppo dolorosi, possono arrecare serie conseguenze al sistema nervoso dell’animale e lo traumatizzano, alcune volte compromettendo il rapporto con gli umani.
Tale pratica viola quanto previsto dalle norme legislative, poiché non è consentito addestrare gli animali né con metodi che possono danneggiare la loro salute ed il loro benessere né con l’uso di mezzi artificiali che provocano sofferenze inutili.
Pertanto, il soggetto è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per maltrattamento di animali, come previsto dall’art. 544 ter del Codice Penale, che prevede la reclusione da tre a diciotto mesi o una multa da 5.000 a 30.000 euro, e sono stati posti sotto sequestro i radiocollari ed il telecomando.


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