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Cambiamenti di habitat hanno determinato l'evoluzione del cane. Lo testimoniano i fossili di 40 milioni di anni fa

02/09/2015

L’evoluzione dei cani e’ stata plasmata dai cambiamenti climatici, la trasformazione degli ambienti in cui vivevano i ‘nonni’ dei moderni cani li ha spinti a evolvere zampe adatte a correre. A testimoniarlo e’ l’analisi dei fossili, fatta dai ricercatori guidati da Borja Figueirido dell’universita’ americana Brown e pubblicata su Nature Communications, degli ultimi 40 milioni di anni.
Numerosi reperti fossili hanno dimostrato che i progenitori dei moderni cani vivevano nell’attuale Nord America circa 40 milioni di anni fa. Erano animali molto differenti da quelli attuali, somigliavano infatti piu’ a delle manguste, vivevano in un ambiente caldo e ricco di foreste e le loro zampe non erano adatte alla corsa bensi’ al ‘perlustrare’ il territorio. 
La diminuzione globale delle temperature porto’ pero’ a un cambiamento del loro habitat, che divenne piu’ freddo e con sempre meno alberi, fino alla nascita di grandi praterie. Una trasformazione che ando’ a selezionare la nascita di nuove caratteristiche fisiche, piu’ adatte al nuovo ambiente.
Analizzando i fossili di 40 milioni di anni fa i ricercatori hanno evidenziato come il cambiamento climatico abbia guidato la trasformazione della struttura degli arti e dei denti dei primi cani. Da animali adatti agli ambienti boscosi si trasformarono gradualmente in animali piu’ rapidi e agili, capaci di corre a lungo come fanno i moderni lupi, in grado di inseguire per giorni i grandi caribu’. Lo studio dimostra quindi come l’evoluzione di questi predatori non fu semplicemente un
adattamento di ‘rincorsa’ alle prede (come si ritiene ad esempio nel caso di ghepardi e gazzelle) ma un forte ‘motore’ fu il cambio delle temperature e quindi dell’habitat.(ansa).


Categorie: Animali e Cultura