Mondo animale
Cacciatore e bracconiere maltrattava gli animali: denunciato dalle Guardie Zoofile Enpa Vicenza un 50enne. Sequestrati gli animali
30/08/2023
Dopo tre mesi di indagine, cominciate con la sparizione di tre gatti, le Guardie Zoofile Enpa di Vicenza hanno individuato e denunciato un 50enne e, con i carabinieri, hanno sequestrato gli animali detenuti dall’uomo in condizioni
incompatibili.
Il tutto inizia dalla sparizione in strada Casale nel Vicentino di 3 gatti, uno di questi tornato con una profonda ferita al collo compatibile con un laccio. La segnalazione arrivata al Nucleo Guardie Zoofile ENPA di Vicenza circa tre mesi fa e le testimonianze sui fatti, hanno fanno scattare le indagini.
Il lavoro delle Guardie si è concentrato sul campo ed è durante questa fase che sono emersi elementi che indicavano che in quella zona si stavano maltrattando anche altri animali, nello specifico ancora una volta i tristemente famosi uccelli da richiamo.
La documentazione raccolta è stata e inviata alla Procura Della Repubblica, la quale ha emesso un mandato di perquisizione con sequestro demandandolo per l’esecuzione al Nucleo delle Guardie Enpa di Vicenza unitamente al Comando dei Carabinieri di via Muggia.
Durante la perquisizione sono stati rinvenuti una trentina di poveri animali detenuti al buio, nelle gabbiette modulari
(da utilizzare esclusivamente per il trasporto) che non permettevano agli uccelli di aprire le ali. Trovate anche delle cesene che sono dotate di un’apertura alare di circa 40 centimetri, sacrificate dentro gabbie larghe 24, una condizione che non permette nemmeno di aprire una ala alla volta
Ma quello che ha sorpreso le Guardie è stato che durante la perquisizione sono emerse altre fattispecie di reato, tra cui la detenzione di uccelli frutto di bracconaggio in quanto non inanellati, e di specie protetta tra l’altro detenuti al buio.
Pure il congelatore ha dimostrato che il cacciatore praticava il bracconaggio su specie protette. Al cinquantenne sono stati sequestrati tutti gli uccelli, è stato denunciato per maltrattamento, per aver detenuto gli animali in condizioni incompatibili con la loro natura in quanto tenuti costantemente in gabbiette minuscole, per averli detenuti al buio e, infine, per avere violato la legge 157/92 detenendo uccelli di specie protetta non autorizzati vivi e morti.
Si stima che solo in Veneto ci siano oltre cinquecentomila animali detenuti in queste condizioni, per cui intervenire in
questi ambiti tocca interessi importanti tanto che le associazioni di chi pratica l’attività ludica di uccidere animali si sono mosse a tutti i livelli per fare muro contro le Guardie Zoofile.
“Intervenire in questi ambiti tocca interessi importanti tanto che le associazioni di chi pratica l’attività ludica di uccidere animali, si sono mosse a tutti i livelli per fare muro contro le guardie zoofile deputate dai prefetti a fare rispettare le leggi che tutelano questi poveri e sfortunati pennuti – spiega Renzo Rizzi, Capo Nucleo delle Guardie Zoofile Enpa di Vicenza – Hanno fatto così tanto rumore cercando appoggio anche nei palazzi romani per fermare chi sta cercando di fare rispettare le leggi e i regolamenti di questo paese nei riguardi dei più deboli. Non ci sono riusciti, e un sentito apprezzamento va all’Arma dei Carabinieri per il lavoro svolto sul campo, e alle Istituzioni locali che non si fanno condizionare e seguono la strada tracciata dal giusto”.
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