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Brexit. Animali a rischio con l'addio di Londra all'UE. Enpa: Bruxelles riparta dalla legislazione protezionista, vero collante dei popoli europei

30/06/2016

Non solo banche, multinazionali e borse valori. La Brexit rischia di fare un’altra vittima e le conseguenze stavolta potrebbero essere ancora più serie. Ad essere in pericolo nel Regno Unito, che pure ha una lunga tradizione protezionista, potrebbe essere proprio la legislazione in difesa degli animali, soprattutto di quelli detenuti negli allevamenti; legislazione che ha visto le istituzioni europee emanare norme estremamente avanzate che rappresentano oggi un modello per molti Paesi, Stati Uniti compresi.
Dalle galline ovaiole ai box per le scrofe, passando per le tutele minime riconosciute agli animali negli allevamenti, nel trasporto e persino nella macellazione, le normative protezioniste, comunque ancora insufficienti, sono diventate con il tempo uno dei principali collanti dell’identità europea, ancor più della moneta unica. Norme, queste, che taluni vorrebbero smantellare o quanto meno attenuare in nome del libero scambio e dell’equivalenza normativa tra le due sponde dell’Atlantico, che, prevista dalla TTIP, farebbe arrivare sui mercati europei polli al cloro, bistecche agli ormoni, mais Ogm. Prodotti peraltro ottenuti ignorando le tutele degli animali negli allevamenti, molte delle quali sono negli Usa più deboli rispetto a quelle Europee.
Insomma, con l’uscita dall’Unione, la Gran Bretagna potrebbe perdere questo ombrello protettivo, con ripercussioni potenzialmente devastanti per milioni di esseri senzienti non umani detenuti nelle strutture finalizzate alla produzione di carne. «Per ritrovare e ricostruire un senso di appartenenza condiviso dobbiamo ripartire proprio da quei valori che per oltre cinquant’anni hanno costituito le fondamenta dell’edificio europeo. Edifico che ha nella consapevolezza, nella sensibilità e nell’attenzione ai temi dell’ambiente e degli animali uno dei suoi muri portanti», spiega l’Enpa. «Se vogliamo evitare altri dolorosi e drammatici strappi – prosegue l’Enpa – dobbiamo ripartire proprio da ciò che accomuna gli europei. E la tutela degli animali e dell’ambiente uniscono più della finanza e dell’economia. Le istituzioni europee capiscano quanto sono importanti questi valori e ascoltino finalmente la voce dei loro cittadini». Così una sensibile nota Enpa.


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