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Boa e pitoni a guardia della contabilità, multato imprenditore bellunese

08/10/2012

Ne hanno abbondantemente dato notizia i media nazionale ma, per chi ancora non lo sapesse,  qualcuno ha decisio di mettere a guardia dei suoi documenti fiscali una schiera nutrita di serpenti, come reso noto dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Belluno.
I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Belluno, nel corso di un controllo fiscale,  mentre stavano ricercando la documentazione contabile di un’azienda della Valbelluna, operante nel settore della lavorazione dei metalli, si sono trovati davanti a dei vigilantes molto speciali: 14 grandi serpenti rinchiusi in teche posizionate tra i faldoni dei documenti fiscali.
I rettili, 13 splendidi esemplari di boa constrictor imperator, alcuni dei quali di circa tre metri, e un pitone reale, pur apparendo in buono stato di mantenimento, non sono risultati regolarmente denunciati al competente Servizio di Certificazione CITES del Corpo Forestale dello Stato, essendo nati in cattività da altri esemplari regolarmente detenuti, come previsto dall’art. 8 bis della legge 150/92, norma che ha consentito in Italia l’applicazione della convenzione di Washington del 1973 sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione (CITES).
A dare supporto ai finanzieri, per il recupero dei documenti contabili in sicurezza, è intervenuto il personale del Corpo Forestale dello Stato di Belluno, con l’ausilio di un erpetologo.
Per le violazioni constatate, all’imprenditore sarà comminata una sanzione amministrativa da 300 a 1200 euro. Dopo aver acquisito voluminosa documentazione contabile ed extracontabile, la Guardia di Finanza, ovviamente, continuerà la verifica fiscale nei confronti dell’azienda bellunese ma in un ambiente più rassicurante.


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