Se il grosso rettile sia stato abbandonato per andare liberamente in vacanza o perché le sue dimensioni non erano più compatibili con lo spazio abitativo del suo proprietario, non si sa ancora ma, abbandonarlo in un cassonetto tra i rifiuti, è comunque un atto inqualificabile principalmente nei confronti del serpente ma anche verso le persone che che potevano incontrarsi con lui.
Fatto sta che gli agenti faunistico-ambientali della Provincia di Torino, allertati da una telefonata, hanno recuperato, in un cassonetto dell’immondizia, a Grugliasco, nel torinese, un esemplare di ‘Boa Constrictor’ lungo circa un metro e 80 centimetri, abbandonato in una scatola di plastica.
Il Boa constrictor e’ un serpente appartenente alla famiglia dei Boidi, capace di uccidere anche grandi prede avvolgendole e soffocandole. Puo’ raggiungere i 30 kg di peso e i quattro metri di lunghezza.
Il boa verra’ affidato alle cure del Centro Animali non Convenzionali della Facolta’ di Medicina Veterinaria dell’Universita’ di Torino, che ha sede proprio a Grugliasco ed e’ convenzionata con la Provincia di Torino per la riabilitazione degli esemplari recuperati dal Servizio Tutela Fauna e Flora.
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