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Bio-crime: Fvg-Carinzia alleate contro traffico illegale di animali. Un giro d'affari secondo solo alla droga che minaccia la salute

28/09/2018

Contrastare il traffico illegale di animali da compagnia e ridurre i rischi sanitari per l’uomo. Sono i principali obiettivi del progetto europeo Bio-Crime – di cui la Direzione centrale Salute Regione Fvg e’ capofila nell’ambito del programma Interreg V A Italia-Austria – al centro della due giorni di attivita’ di formazione organizzata a Trieste e avviata ieri pomeriggio. Il progetto europeo nato nel 2015, che coinvolge la Regione Fvg, con le regioni Carinzia e Stiria, dispone di un finanziamento di 1,1 milioni euro e vede la partecipazione di altri partner, tra cui direzioni veterinarie e sanitarie dei due Paesi, come la Polizia postale e finanziaria. Fvg e Land Carinzia sono infatti rotte di transito e di destinazione per il traffico illegale di animali da compagnia. Cani, gatti, destinati a un milionario mercato nero, o anche uccelli. Perche’ e’ da li’ che nasce questo progetto europeo: in seguito a un episodio che ha coinvolto due Paesi frontalieri, Italia e Austria e al sequestro di 3.500 pappagalli malati che hanno infettato il personale delle Forze dell’ordine. Per questo l’idea e’ formare le forze dell’ordine in termini di biosicurezza, mettendole in relazione con sanitari e magistratura a livello transnazionale. Un giro d’affari di centinaia di milioni di euro l’anno. “Il traffico illegale di animali e’ diventato una delle fonti di guadagno piu’ redditizie per le organizzazioni criminali”, ha ricordato aprendo ieri i lavori il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi. “In questo senso – ha sottolineato – la collaborazione istituzionale transfrontaliera tra la Regione e la Carinzia ha la finalita’ di contrastare un fenomeno che presenta anche dei seri rischi di carattere sanitario”. Un problema, questo del traffico di animali, che, “e’ ancora poco conosciuto a livello di opinione pubblica e quindi “uno degli obiettivi da conseguire deve essere quello di comunicare alla popolazione i pericoli legati a questa pratica illegale”. “Pericoli – ha ricordato Riccardi – che riguardano in primo luogo le malattie trasmissibili dagli animali all’uomo che possono diffondersi proprio attraverso l’elusione dei controlli”. Di qui, l’importanza del lavoro svolto dai professionisti del settore, dalle forze dell’ordine e dalla magistratura “che stanno sviluppando, grazie anche a eventi come questo, un elevato grado di competenza”. Per questo, ha concluso Riccardi, la Regione e’ impegnata attraverso il servizio di sanita’ pubblica veterinaria e il Corpo forestale, nel rafforzare l’opera di contrasto e di prevenzione che vede coinvolto anche il dipartimento di malattie infettive dei servizi sanitari del governo del Land Carinzia. Il biocrimine passa attraverso il deep web, il livello profondo della rete, per questo, ha spiegato Manlio Palei della Direzione centrale salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali Fvg, “Polizia carinziana e del Fvg saranno dotate di fondi per l’acquisto di software di controcriminalita’”. Biocrimine e’ poi sinonimo di bioterrorismo e di prevenzione alla diffusione criminosa di agenti patogeni che vivono in diverse parti del mondo e che possono provocare la diffusione di virus e malattie, come ha ricordato il prof. Jorge E. Osorio della Universita’ del Winsconsin parlando dei programmi di difesa biologici che alla Veterinary Medical School vengono portati avanti e dove ogni anno viene investito 1 miliardo di dollari l’anno nella ricerca e per l’approccio one health, ovvero la sostenibilita’ della salute per le persone, gli animali e l’ambiente e per fare biosicurezza e difesa biologica. Alle due giornate che si concluderanno oggi partecipano piu’ di 90 pubblici ufficiali, tra cui medici e veterinari della sanita’ pubblica di Carinzia e Fvg e appartenenti alla Polizia (stradale e di frontiera), ai Carabinieri, ai Nuclei Antisofisticazioni e Sanita’ dell’Arma, alla Guardia di finanza, al Corpo forestale Fvg, all’Esercito e alla Polizia della Carinzia.


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