Paul de Gelder, subacqueo militare Australiano, dopo essere stato attaccato da uno squalo nel febbraio 2009 perdendo parte di un braccio e di una gamba avrebbe potuto lasciare la sua carriera di subacqueo, invece ha affrontato il dolore fisico della ripresa e la paura degli squali imparando a conoscere questi predatori del mare sino a diventarne un difensore appassionato, per la loro salvaguardia e quella dell’oceano. L’incidente non lo ha portato a vedere gli squali come animali pericolosi da evitare. Al contrario, la drammatica esperienza ha avvicinato l’ex sub al mondo degli squali.
Paul infatti, ha iniziato a studiare questi animali comprendendo quanto siano importanti per gli ecosistemi. Gli squali contribuiscono a mantenere l’ambiente marino in equilibrio, controllando l’espansione di altre specie.
Attraverso conferenze, articoli e presentazione di programmi televisivi quali Shark Week su Discovery Channel, Paul de Gelder può condividere pensieri molto profondi per quanto riguarda i modi in cui noi umani interagiamo con l’oceano.
Lo stesso de Gelder ha spiegato in una intervista al PDDI.COM cosa lo spinge ad essere un difensore così appassionato della salvaguardia degli squali:
“I12 anni che ho passato nell’esercito mi hanno insegnato a prestare servizio, a proteggere chi non è in grado di farlo da solo e questo non è cambiato quando me ne sono andato. Le persone buone devono parlare per conto di chi viene maltrattato e non ha una voce propria. Questo nostro pianeta ed i nostri oceani non sono discariche o risorse da dilapidare. Sono una parte fondamentale della macchina che ci tiene in vita. Senza anche una sola di queste parti, moriremmo. Se non ci fosse chi ci dicesse dove sbagliamo, ce ne dimenticheremmo o non ce ne accorgeremmo. Senza comprensione e conoscenza, abbiamo paura. Siamo una specie imperfetta, ma siamo capaci di grandi cose e spero che, in futuro, sempre più persone impareranno ad amare e a proteggere gli squali come faccio io e molti dei miei amici in tutto il mondo.
Categorie: Curiosità
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