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Assistenza sanitaria gratuita per gli animali domestici, la proposta per un aiuto concreto alle famiglie meno abbienti

26/07/2021

l tema dell’assistenza sanitaria gratuita per gli animali domestici è un tema di civiltà. Civiltà, sì. Perché per milioni di italiane e di italiani un animale domestico non è solo un cane o un gatto: è un’ancora emotiva e psicologica. È un supporto costante e quotidiano al benessere psicofisico di tante persone che, non di rado, vivono in condizioni di fragilità emotiva (persone sole, ad esempio).
Oltre alla questione etica sul benessere degli animali, preservare quei supporti significa quindi preservare tante persone.
Ad oggi questo purtroppo non è sempre possibile. Perché per tante persone non è sempreGatti e anziani, consigli per farli covivere bene e in sicurezza semplice garantire la salute dei propri cani e gatti, specialmente quando si tratta di operazioni chirurgiche. Spendere 300, 500 o 1000 euro per risolvere un problema di salute del proprio animale non è qualcosa di accessibile a tutti.
Per questo fornire assistenza sanitaria agli animali domestici, almeno per quelle persone con reddito basso, è un tema di civiltà. È un atto di giustizia e di umanità.
L’idea è allora quella di istituire, presso ogni regione italiana, un fondo volto a sostenere un Servizio sanitario veterinario mutualistico. Il fondo, il cui finanziamento si baserà sull’aumento delle multe per abbandono (ad oggi se ne fanno 1.000 l’anno a fronte di oltre 100mila abbandoni), servirà a coprire una percentuale compresa tra il 40 e il 100% delle spese sanitarie per animali domestici i cui proprietari abbiano come nucleo familiare un ISEE inferiore ai 21.000 euro annui.
La percentuale di copertura delle spese sarà inversamente proporzionale alle diverse fasce di5 razze di cani per disabili: le migliori e le più adatte ISEE. La più bassa avrà copertura totale, la più alta una copertura del 40% delle spese. Saranno previsti tetti massimi alla copertura basati sui tariffari medi delle operazioni veterinarie. I veterinari dovranno far pervenire alla Regione tutta la documentazione relativa all’operazione svolta.
La richiesta di copertura spese potrà essere fatta dal proprietario direttamente in loco dalla clinica veterinaria, compilando un modulo di richiesta copertura spese basato su un’autocertificazione della propria fascia ISEE. La clinica veterinaria trasmetterà poi all’ufficio competente della Regione la richiesta per la copertura integrale o parziale delle spese, che potranno comunque essere rateizzate, previo accordo con gli ordini veterinari.
I controlli sulla veridicità dell’autocertificazione verranno fatti a posteriori per una questione molto semplice: la necessità di velocizzare la pratica, dato che parliamo di salute e di esigenze immediate legate a condizioni fisiche dell’animale da compagnia delle persone.

La proposta completa con meccanismo di finanziamento qui: https://leonardocecchi.it/proposte/istituzione-del-servizio-sanitario-veterinario-mutualistico/


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