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Arriva “Umberto D” il progetto per far uscire i cani anziani dai canili e dedicarli alla pet-therapy

18/10/2011

Questa mattina a Roma, in Campidoglio, è stato presentato il progetto “Umberto D.”, sponsorizzato  da Roma Capitale in collaborazione conl’Associazione “Con Fido nel Cuore”, per la rieducazione e l’inserimento di cani non piu’ giovani in case di cura di Roma e provincia e residenze per anziani.
Gli animali preparati, educati e controllati da educatori, comportamentisti e veterinari, saranno inseriti in programmi di “pet therapy”  specifici per gli anziani. Nella fase iniziale e sperimentale saranno coinvolti nel progetto 10 cani ospitati in canili dell’Amministrazione Comunale come La Muratella.
Presenti all’evento, oltre all’attrice Loredana Cannata che ha fatto da madrina all’iniziativa, l’assessore all’Ambiente, con delega alla tutela deglianimali, Marco Visconti e il presidente della commissione Ambiente e diritti degli animali Andrea De Priamo.
L’Assessore Visconti ha così illustrato il programma: “Si tratta di un bel progetto, concreto, di estrema passione che verra’ confermato anche l’anno prossimo. E’ facile immaginare quanto lavoro e quante difficolta’ ci siano per realizzare un’iniziativa del genere su una tematica cosi’ importante e delicata”.  Il Presidente Di Priamo ha aggiunto: “La presenza di un animale nelle strutture puo’ apportare numerosi benefici e vantaggi ai pazienti. Il progetto ha una forte valenza sociale e permette a cani con scarse possibilita’ di adozione di trovare una nuova casa. Questa amministrazione sta mettendo in campo tante iniziative importanti nel settore del benessere degli animali”.
Il progetto “Umbero D” si articola in tre fasi. La prima si occupa di individuare nelle strutture che li accolgono i cani anziani ritenuti adatti per comportamento a divenire co-terapeuti. Nella seconda i cani selezionati andranno a vivere a casa del pet operetor che si prenderà cura di lui e lo formerà fino a portarlo ad un livello adeguato per essere inserito in una casa di riposo dove il personale sanitario, adeguatamente formato, imparerà ad interagire con il cane. La terza fase vedrà la definitiva entrata in servizio nella casa di riposo del “pet operetor” a quattrozampe che periodicamente sarà sottoposto a controlli per verificare la sua integrazione con i pazienti eUmberto_320x200 le sue condizioni di salute.
Il progetto “Umberto D” prende nome dall’omonimo bellissimo e tristissimo film del 1952 di Vittorio De Sica, in cui il cane Flaik salva dal suicidio il proprietario Umberto, pensionato decoroso ma ridotto alla più disperata miseria.


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